A scuola senza auto? Proviamoci!
La proposta degli studenti per rendere più sostenibile e accogliente l’ingresso al loro istituto
Il problema del traffico di auto davanti alla nostra scuola persiste ormai da molto tempo e rappresenta un disagio per gli alunni. Nella scuola Mandela convergono ragazzi non solo da San Giuliano, ma anche da Asciano, Gello, Campo, Agnano, Colignola, Mezzana, Ghezzano e Rigoli. La distanza e la mancanza di adeguate condizioni di sicurezza rendono necessario per molti arrivare in macchina o usare i pulmini. Ma noi siamo convinti che una parte degli alunni potrebbe usare la bicicletta, se ce ne fossero le condizioni, e abbiamo deciso di proporre un progetto che riguarda sia la creazione di una strada scolastica sia il tracciamento dei possibili percorsi ciclabili per arrivare a scuola.
A questo scopo ci siamo documentati, anche con l’aiuto della Fiab. La strada scolastica, secondo il D.L. 16 luglio 2020 n. 76, è una strada o una piazza adiacente a una scuola in cui viene vietato il traffico degli autoveicoli (esclusi mezzi di soccorso e per il trasporto dei disabili), in modo che tutti possano raggiungere la scuola in sicurezza. Ci sono inoltre altri vantaggi: la strada scolastica favorisce l’autonomia dei ragazzi negli spostamenti quotidiani e sviluppa l’orientamento, incentiva modalità di spostamento attive, favorisce la socializzazione, preserva la salute riducendo i livelli di agenti inquinanti nell’aria, riduce i tassi di incidentalità . Abbiamo disegnato la nostra piazza scolastica tenendo conto dei risultati del sondaggio che abbiamo realizzato: ci saranno panchine, una fontanella per l’acqua potabile, rastrelliere e tettoie, bidoni per la raccolta differenziata e tavoli. Ci piacerebbe anche che ci fossero murales o decorazioni colorate
sull’asfalto, come abbiamo visto in alcune piazze realizzate in Italia e all’estero. Riguardo alla viabilità , abbiamo tracciato i possibili percorsi ciclabili che collegherebbero Asciano, Agnano, Gello, Pisa, Orzignano e Ghezzano alla scuola, differenziandoli, a seconda dello spazio a disposizione e del contesto, in piste ciclabili, ciclopedonali o «zone 30». In queste ultime è possibile la compresenza di ciclisti e automobili: le auto sono invogliate a rispettare i limiti di velocità perché la strada viene ristretta per mezzo di arredi urbani come panchine e fioriere.
Per promuovere questo genere di iniziative tutte le scuole dovrebbero dotarsi del Mobility Manager (art. 5 comma 6 Legge
221/2015). Questa figura ha vari compiti, tra cui coordinare gli spostamenti casa-scuola, migliorare i servizi, adottare il piano di mobilitĂ sostenibile, al fine di evitare situazioni svantaggiose per la salute fisica e mentale degli alunni.