ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Una grande libertà: essere se stessi

L’inclusione delle diversità. Maschere ed emozioni per non omologarsi. Non sempre è facile mostrarsi

Noi “siamo come siamo”! Preparatevi lettori perché tutta la nostra pagina girerà attorno a questa frase; vorremmo farvi vivere lo stesso percorso che abbiamo vissuto noi e vorremmo cercare di farvi capire come riflettere sulle nostre emozioni e condividerle con gli altri ci abbia fatto sentire uniti e accettati. La nostra diversità, anche se purtroppo da molti è intesa come “l’essere sbagliati”, a noi è servita per farci capire che ognuno di noi ha diritto ad “essere come è”; infatti è la diversità a renderci unici e non fotocopie di chi ci circonda.

Abbiamo notato che nella vita molte persone, e spesso anche noi, per nascondere quello che sono in realtà utilizzano delle maschere per oscurare la propria personalità e crearne una falsa per farsi accettare dagli altri. Noi adolescenti indossiamo delle maschere perché spesso non ci piacciamo e pensiamo di essere sbagliati, oppure per proteggerci dai giudizi di chi ci circonda; il nostro bisogno primario è quello di essere ascoltati e quando questo non accade ci nascondiamo. Le maschere sono scudi protettivi che indossiamo quando siamo insicuri e spesso, abbiamo capito che noi stessi giudichiamo gli altri per-ché abbiamo paura di essere giudicati a nostra volta. Le maschere vanno a creare un nostro noi falso che opprime il nostro vero essere. Come classe abbiamo intrapreso un viaggio attraverso le nostre emozioni: abbiamo letto libri, abbiamo realizzato un vocabolario per catalogarle e abbiamo scritto molto. Queste attività ci stanno facendo crescere e stiamo imparando a gestire, anche grazie al clima che si è creato in classe, le nostre emozioni; infatti abbiamo capito che per sentirsi a proprio agio con gli altri non è necessario essere identici agli altri, ma è necessario avere la possibilità di esprimere se stessi. E’ stato un percorso difficile perché per noi ragazzi non è facile mostrarci per come siamo veramente e destreggiarci fra le tante emozioni che proviamo non è semplice, ma abbiamo capito, che nessuna emozione va esclusa dal nostro modo di essere.

Dobbiamo imparare a riconoscere le emozioni di chi ci sta intorno in modo da poter riuscire a capire che gli altri, compresi gli adulti, che ci sembrano così diversi da noi, hanno le stesse insicurezze che abbiamo noi solo che, come noi, spesso tentano di nasconderle indossando appunto delle maschere per entrare nel loro “branco”. La diversità, qualsiasi tipo di diversità, è sempre un arricchimento e noi abbiamo capito che “siamo come siamo” e piano piano stiamo anche imparando a piacerci. E voi? Riuscite ad essere come siete o indossate delle maschere?

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