ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Valorizziamo i prodotti del territorio

“Viaggio” alla scoperta del cibo a Km Zero e dei criteri di scelta all’interno del supermercato Conad

“L’uomo è ciò che mangia” affermava il filosofo Ludwig Feuerbach: questa frase ci fa riflettere sul perché costruiamo la nostra identità sociale e culturale anche intorno al cibo e a ciò che mangiamo, di conseguenza anche intorno a ciò che non mangiamo. Quest’esperienza ci ha permesso di conoscere la nostra terra, comprendere la sua importanza e aiutarci a capire che non viene valorizzata quanto dovrebbe. Infatti il nostro territorio ci offre montagne, colline e mare, però non esiste nessuna cooperazione di pesca e questo dimostra che l’uomo non dà importanza alla nostra zona. Secondo noi le aziende locali dovrebbero aumentare per evitare che vengano importati troppi prodotti e per diminuire l’inquinamento della plastica, degli imballaggi e del petrolio nel mare.

«Dietro a qualsiasi prodotto che viene portato sulla nostra tavola c’è una storia e ci sono persone che lavorano e creano», è una delle frasi più significative del signor Andreoni, direttore del Conad di Massa, durante il suo intervento nella nostra classe. Da ciò che ha raccontato abbiamo capito che i prodotti locali sono la ricchezza del nostro territorio. Purtroppo in alcune zone sono poche le aziende e i consorzi che riescono a produrre abbastanza da poter vendere i loro prodotti ai grandi magazzini. Per farci capire tutti i metodi di lavorazione i prodotti ci è stato fatto l’esempio dell’olio, che ha una produzione di circa tre mesi, visto che è un prodotto ad alto consumo. Quindi i produttori, per continuare a lavorare, sono costretti a far arrivare le olive dalla Grecia o da altri luoghi fuori dall’Italia. Per la nostra ricerca sui salumi, abbiamo chiesto i criteri di scelta all’interno del supermercato: ci è stato spiegato che si basano su come viene allevato l’animale, alimentato e poi macellato.

Poi ci sono stati illustrati alcuni dei tantissimi controlli nel reparto salumi: sonda, temperatura, scadenza e igiene. «Ad oggi – prosegue il signor Andreoni – vengono utilizzati sistemi operativi che facilitano il lavoro degli addetti. Negli anni ‘80 non esistevano e le normative erano più blande». Abbiamo deciso di informarci anche su frutta e verdura, perché pensiamo che possano essere valorizzati al pari degli altri prodotti. Il signor Andreoni ci ha spiegato che tutti i prodotti vengono trasportati via aerea in celle che fermano la maturazione del prodotto ma il Conad cerca di far consumare i prodotti locali rifornendosi da aziende della nostra zona. Gli abbiamo chiesto cos’è il chilometro zero, e abbiamo capito che è il prodotto venduto nella stessa località di lavorazione; purtroppo nella nostra zona è quasi inesistente e per l’appunto, nei supermercati viene garantito solo al 5%. Andreoni ha sottolineato come i prodotti coltivati per essere venduti in un sistema di controllo come il Conad devono rispettare certi standard. E le richieste che alle catene agricole alimentari dipendono da territorio, terreno e stagione.

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