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Il cibo? Cura il corpo e la mente

L’alimentazione sbagliata causa di molte malattie. Fondamentali cibi freschi e genuini, a km Zero

Fin dall’antichità sono presenti malattie legate al cibo e all’alimentazione. Nel passato erano soprattutto dovute alla povertà, a una dieta povera. Tra queste ricordiamo la pellagra, la gotta e lo scorbuto. La malattia detta pellagra si diffuse in Italia a partire dal XVIII secolo; dovuta alla scorretta alimentazione, era diffusa specialmente tra le classe sociali più basse di alcune regioni, tra cui il Veneto e la Lombardia, la cui dieta si basava su un eccessivo consumo di polenta, quindi carente di cibi freschi, verdure e carne. I sintomi erano le famose “3D”: dermatite, diarrea e demenza. La gotta era, al contrario, una malattia causata da un’alimentazione basata prevalentemente su carni e dolci, e colpiva principalmente i nobili.

Questa patologia è classificata come scomparsa e dunque sconfitta. La verità è che essa è sempre diffusa, dal momento che, al giorno d’oggi, una dieta ricca di proteine non è più privilegio esclusivo delle fasce più ricche della popolazione.

Secondo gli esperti, la gotta è una patologia che sta aumentando proprio perché sottovalutata. Per quanto riguarda lo scorbuto, è una malattia causata dalla carenza di vitamina C. Era frequente tra coloro che affrontavano lunghi viaggi per mare, come i marinai del secolo XV, che non potevano avere accesso a cibi freschi. Poiché questa aveva effetti sull’umore, causando intrattabilità, ha dato origine al termine ‘scorbutico’, che ancora oggi noi utilizziamo. Purtroppo si registrano ancora dei casi, soprattutto tra anziani e alcolisti. Gran parte dei disturbi alimentari di oggi è invece legata all’aspetto psicologico, aggravata recentemente a causa dell’emergenza Covid. Sono tutti accomunati da un’eccessiva importanza attribuita al peso, all’aspetto estetico e al controllo dell’alimentazione.

Tra questi i principali sono l’anoressia e la bulimia. L’anoressia a livello fisico viene diagnosticata quando il peso è inferiore del 39;85% rispetto alla norma. Spesso chi ne è affetto si sente in difetto rispetto alle persone che lo circondano: è proprio questa la causa princi-pale del disturbo, la sensazione di inadeguatezza. Il termine anoressia significa mancanza di appetito, ed è causata dalla costante pressione sociale e dalla diffusione di stereotipi che propongono modelli di perfezione estetica, il che determina, come si è detto, un senso di inadeguatezza. Un altro comune disturbo alimentare è la bulimia. Per giungere ad una diagnosi, ci devono essere ricorrenti abbuffate, con sensazione di perdita di controllo sull’atto del mangiare; altrettanto frequenti sono le azioni di compenso per evitare l’aumento di peso, tra cui il vomito autoindotto, l’utilizzo di lassativi, diuretici o estenuanti sessioni di attività fisica. Tra i disturbi alimentari, ricordiamo anche l’obesità, che è caratterizzata da un eccessivo peso corporeo dovuto a un accumulo di tessuto adiposo. Oltre che a fattori genetici, tuttavia, essa, può essere legata a componenti psicologiche, tra cui l’ansia, che induce a mangiare grandi quantità di cibo saziante, ma povero di vitamine e di ingredienti freschi.

Per salvaguardare la salute fisica, e anche mentale (mens sana in corpore sano) aumentiamo il consumo di prodotti buoni e genuini di cui il nostro territorio è tanto ricco!

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