ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

«Nuotano» rifiuti nei nostri mari

Il Mediterraneo è uno dei più inquinati della Terra. Quali comportamenti seguire per migliorare la situazione?

Una delle principali cause dell’inquinamento è costituita dagli scarichi delle fabbriche, che insieme ai milioni di tonnellate di plastica rendono il Mar Mediterraneo uno dei più inquinati della terra. Non è solo una questione di disordine e sporcizia, i rifiuti di plastica feriscono gli animali, che possono restare intrappolati nei pezzi più grandi o addirittura possono scambiarne le parti più piccole per cibo.

L’ ingestione di particelle di plastica impedisce la digestione degli alimenti normali e può favorire la presenza di inquinanti nel loro organismo.

L’inquinamento da plastica è diventato uno dei problemi ambientali più urgenti da affrontare, sia per la sua gravità, sia perché lo abbiamo ignorato per troppo tempo. La plastica è tra le invenzioni che hanno rivoluzionato la vita degli esseri umani ma allo stesso tempo una delle più dannose. È stato stimato che ogni anno circa 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare, 53mila tonnellate solo nel Mar Mediterraneo. Inoltre, data l’elevata quantità di rifiuti annualmente prodotta nel mondo, nel 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci. Sono 134 le specie tra pesci, uccelli, tartarughe e mammiferi marini che nel Mediterraneo sono vittime dell’ingestione di plastica.

Tappi, sacchetti, calcinacci e mozziconi di sigarette se non vengono smaltiti correttamente finiscono in mare sospinti dal vento, trascinati dai fiumi o gettati direttamente dalle navi. Gli effetti di un tale accumulo nell’apparato digerente degli animali, sono, purtroppo, quasi sempre mortali. Che cosa possiamo fare? Nel nostro piccolo, anche noi, se vogliamo difendere la salute dei mari e preservarne le forme di vita, la prima cosa da fare è cambiare abitudini. Una bottiglia di plastica si degrada in circa 450 anni. Riciclarla effettuando la raccolta differenziata correttamente è un buon metodo per far sì che essa non venga dispersa nell’ambiente. Inoltre, nei nostri acquisti, meglio preferire prodotti realizzati con materiali biodegradabili. Dobbiamo utilizzare il più possibile mezzi pubblici e biciclette, in quanto i nostri mari assorbono circa il 25% dell’ anidride carbonica emessa dai trasporti.

Infine, dovremmo cercare di acquistare capi realizzati con plastica riciclata. Infatti, un primo grande passo per salvaguardare i mari è senza dubbio quello di essere consumatori responsabili. Rispettare il mare è una questione che ci sta molto a cuore, anche perché, come per molte altre faccende legate all’ambiente, basta davvero poco per ottenere degli ottimi risultati.

Ognuno di noi può fare la differenza. L’acqua è una risorsa preziosa della quale far tesoro, da proteggere e usare saggiamente.

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