ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

L’amicizia non parla una lingua

Indagine degli studenti sulla presenza degli alunni cinesi al Pontormo e le difficoltà di comprensione

Nella provincia di Prato, il 20% della popolazione è di origine cinese. Il capoluogo accoglie la maggiore comunità cinese d’Italia, e dopo Parigi e Londra, è la terza città europea per numero di cittadini provenienti dalla Cina. La maggioranza dei cinesi presenti sul territorio pratese proviene da una zona circoscritta del Zhejiang, una regione della Cina meridionale, e in particolar modo dalla città da Wenzhou. Anche nel nostro piccolo comune di Carmignano, negli ultimi anni abbiamo assistito a forti cambiamenti e trasformazioni sia dal punto di vista economico che sociale: infatti la popolazione è stata integrata da nuove famiglie provenienti dalle vicine città e da nuclei familiari provenienti da paesi dell’est europeo ed extraeuropei, con prevalenza di famiglie provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese.

Oggi i ragazzi in età scolare che frequentano il nostro Istituto sono circa 1150 distribuiti in 58 classi. La percentuale degli studenti di origine cinese è di circa il 19%, quindi in media ci sono 3-4 alunni cinesi in ogni classe.

Spesso questi ragazzi riescono difficilmente a bene integrarsi con gli altri compagni, soprattutto a causa della poca padronanza della nostra lingua e tendono a fare amicizia solo tra di loro. Sicuramente avere in classe altri ragazzi che parlano la loro lingua non li aiuta ad imparare più velocemente l’italiano, visto che poi anche in famiglia parleranno solo cinese. Inoltre molti di questi ragazzi il pomeriggio frequentano una scuola cinese che li distrae ancora di più dallo studio dell’italiano. Cosa può fare la scuola e noi compagni per favorire la loro reale integrazione? A nostro parere la scuola e i professori dovrebbero aumentare le lezioni dedicate a loro per insegnargli a parlare bene l’italiano, in modo tale che poi possano comunicare con noi e diventare nostri amici. Un’altra nostra proposta è quella di inserire lezioni di lingua cinese, in modo che anche noi ragazzi italiani possiamo capire qualcosa della loro lingua e della loro cultura: questo ci farebbe sentire davvero una classe unità. Nella nostra classe in prima c’erano 6 ragazzi stranieri: uno ivoriano, uno cingalese e 4 cinesi. Purtroppo il ragazzo ivoriano e il ragazzo cingalese si sono dovuti trasferire in un’altra scuola e per noi è stato un grande dispiacere, perché da subito avevamo fatto amicizia. Fortunatamente, i nostri quattro compagni cinesi parlano abbastanza bene l’italiano e questo ci ha permesso di diventare loro amici. Noi possiamo tranquillamente concludere che nella nostra classe non ci sono ragazzi italiani e stranieri, ma ci sono soltanto ragazzi.

Votazioni CHIUSE
Voti: 10

Pagina in concorso