ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Adolescenti davanti allo specchio

Accettare se stessi senza farsi condizionare dai giudizi esterni. I canoni di bellezza cambiano attraverso i secoli

CASCINA Anche gli adolescenti sono spesso stressati? Ebbene sì, durante l’adolescenza lo stress è sempre presente! E’ causato da diversi fattori: il non poter essere se stessi per timore del giudizio altrui, i genitori non empatici, il dare tanto a persone che poi si rivelano disinteressate a te e alla tua storia e infine la ricerca della bellezza. Frequentemente gli adolescenti tendono a prendere come punto di riferimento i cosiddetti canoni di bellezza ovvero degli ideali estetici che cambiano con il passare del tempo. Nel 1400 per esempio l’ideale di bellezza era indubbiamente la Venere del Botticelli: forme pronunciate, addome sporgente e fianchi larghi. Nel 1700 la donna era bella se era alta, con le curve nei punti giusti, la vita strettissima e la pelle pallida, diafana. Nel secondo dopoguerra l’icona di bellezza era la famosa Marilyn Monroe che aveva i fianchi larghi, la vita stretta e le gambe snelle con hip dips.

Per arrivare poi agli anni ’80 in cui si sono affermate le super modelle come Naomi Campbell, soprannominata la «Vene-re Nera» e Claudia Schiffer: il seno è abbondante, la vita sottile e le gambe molto lunghe e affusolate. A volte anche gli apprezzamenti ci influenzano impedendoci così di essere pienamente noi stessi. I giudizi “positivi”, se inopportuni, sono spiacevoli: è il caso del “catcalling”. Stai camminando per strada e qualcuno comincia a fischiare riferendosi a te, ma non solo! Il fischio viene accompagnato da espressioni poco gradevoli riguardanti il tuo aspetto fisico o il modo in cui sei vestita. Il catcalling fa sentire chi lo fa una persona forte e potente, mentre, normalmente, chi lo subisce si sente sottomesso e a disagio. Alle persone sensibili che non riescono ad ignorare i giudizi negativi, che non riescono a sentirsi accettati o che hanno problemi familiari è consigliato spesso di sfogarsi con qualcuno, ma la domanda è con chi, se non si ha nessuno con cui parlare? I genitori sono troppo impegnati e gli amici magari non hanno voglia di ascoltare lamentele… Risulta difficile trovare qualcuno che ti capisca però esistono anche persone specializzate come gli psicologi.

È ormai un’ossessione dover apparire in un certo modo agli occhi degli altri per timore di essere valutati negativamente. Non è semplice ma dovremmo sforzarci di essere sempre noi stessi, senza preoccuparci del parere altrui: chi giudica infatti lo fa perché ha paura che gli altri vedano ciò che non va in lui e quindi scarica così le proprie insicurezze. Dovremmo davvero provare a raccontare a qualcuno cosa proviamo: a volte parlare risolve molti problemi.

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