ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Solvay-Alighieri di Rosignano Marittima  (LI)

’Eco schools’, occhio al cestino

Le “equivalenze” degli scienziati: circa un terzo del cibo prodotto nel mondo viene perso o sprecato

Ogni anno vengono buttati via più di 900 milioni di tonnellate di cibo, secondo un rapporto globale. I 923 milioni di tonnellate di cibo sprecati ogni anno riempirebbero 23 milioni di camion da 40 tonnellate. Da paraurti a paraurti, abbastanza per fare il giro della Terra sette volte. L’Indice dei rifiuti alimentari del Programma ambientale delle Nazioni Unite ha rivelato che il 17% del cibo a disposizione dei consumatori nei negozi, nelle famiglie e nei ristoranti finisce direttamente nella spazzatura; di questa, Circa il 61% proviene da famiglie 174 kg per persona o 143 miliardi di euro o 170 milioni di tonnellate di CO2. Se lo spreco alimentare fosse un paese, sarebbe il terzo paese più emittente al mondo. In altre parole: lo spreco alimentare emette più gas serra di tutti i singoli paesi ad eccezione di Cina e Stati Uniti. Dalla nostra ricerca, è nata l’idea di monitorare i nostri cestini, in classe, a mensa e a casa. Abbiamo ragionato su come ridurre gli sprechi ed ecco i nostri suggerimenti per custodire il Pianeta e non consumarlo. Tips: porta a casa gli avanzi del pranzo a mensa, come pane o frutta getta gli avanzi nell’umido: tutto può essere riutilizzato per la natura eventualmente, congela il pane se a casa hai biscotti o marmellate in scadenza, portali a scuola per una merenda condivisa. il “cibo brutto” (come le mele con i buchi da vermicelli) spesso è Bio perché gli insetti non sono stolti: mangiano cibi buoni e fanno il nido in ambienti sani Anche a casa, dai valore al cibo! Organizza le tue porzioni e acquista la giusta quantità, metti i cibi negli scomparti giusti del frigo e presta attenzione: alcuni cibi, se conservati al freddo, si possono deteriorare. recupera gli avanzi che sono rimasti in cucina: con il pane raffermo puoi preparare piatti gustosi come la frittata di pane, la delicata torta di pane e frutta o la buonissima pizza di pane. Impara a leggere le etichette della data: se un alimento è scaduto, non dovresti mangiarlo ma se un alimento si avvicina alla data di scadenza, puoi congelarlo; una data “da consumarsi preferibilmente entro” riguarda la qualità del prodotto: se la data indica il giorno prima, o al massimo 2, non dobbiamo aver paura. È importante, poi, anche la valutazione dello stato del prodotto. Se aprendo uno yogurt scaduto da 2 giorni, sentite un cattivo odore, o se il vasetto si presenta gonfio, in quel caso è bene evitare il consumo e buttare via il tutto. Se invece lo stato è buono e non ci sono odori, possiamo consumarlo tranquillamente. Consuma i prodotti deformi e imperfetti: prepara marmellate, zuppe e salse a base di prodotti recuperati: non gettarli via! Questa è la nostra occasione per fare davvero la differenza!

 

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