La street art parla a grandi e piccoli
Le opere di Bansky fino al 19 marzo sono in esposizione al Museo della città di Livorno
Le opere di Banksy fanno bella mostra dal 17 dicembre 2022 al Museo della città di Livorno e vi rimarranno fino al 19 marzo 2023. Banksy è nato a Bristol nel 1074, ha iniziato la sua carriera agli inizi degli anni ’90 traendo spunto dalle opere del writer inglese 3D.
La sua vera identità è però sconosciuta, alcuni ipotizzano che sia un musicista della band ”Massive Attack”, altri che sia una persona di nome Robin Gunningham. Per le sue opere utilizza la tecnica dello stencil, in questo modo realizza i murales con grande velocità (15-20 minuti al massimo) e può ripetere lo stesso disegno su diverse tipologie di supporti. I messaggi che l’artista trasmette attraverso le sue opere sono di rifiuto del sistema e delle regole, sono testi visivi capaci di informare e di far riflettere. I temi che affronta sono i temi del mondo: la guerra, la ricchezza e la povertà, gli animali, la globalizzazione, il consumismo, la politica, il potere, l’ecologia. Fra le opere presenti alla mostra vi è uno zerbino con la scritta “Wellcome”; l’opera è stata cucita a mano con i resti dei giubbotti di salvataggio abbandonati dai migranti sulle coste del Mediterraneo e posizionato su una botola di ferro, in origine accesso di un rifugio sotterraneo; lo scopo è quello di denunciare le numerose morti dei migranti in mare durante la loro traversata del mediterraneo.
A questo proposito Banksy ha comprato una nave, da lui stesso decorata, per salvare i migranti nel mar Mediterraneo.
Banksy si è divertito anche a fare qualche scherzo, per esempio in occasione dell’asta della sua opera più famosa, Girl with balloon, nel momento in cui è stata aggiudicata si è autodistrutta grazie a un tritacarne nascosto nella cornice. Tale meccanismo, però, si è inceppato esattamente a metà e per questo motivo, vista l’unicità, il valore dell’opera è triplicato. Fra le più importanti opere presenti nel Museo della città di Livorno vi è sicuramente il Flying copper, cioè il poliziotto in divisa antisommossa con le ali di un angelo e uno smile al posto del volto. Il simbolismo del volto sorridente, contrapposto al fucile d’assalto e all’armatura, mostra un’immagine sorprendente di oppressione e minaccia, che si nasconde dietro un volto amico, e ricorda allo spettatore di essere scettico nei confronti di coloro che hanno troppa autorità o potere.