ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Un viaggio alla scoperta dei nostri errori

Carrara, l’esperienza dei ragazzi della classe II C della scuola Dazzi che presentano i risultati di una ricerca molto speciale

Chi può dire di aver imparato a camminare o ad andare in bicicletta senza mai cadere? Dunque è proprio vero che sbagliando si impara? Da questa domanda è iniziato il nostro viaggio.

Siamo partiti dal mettere su carta tutto ciò che ci passava nella mente quando pensavamo alla parola “errore”. Sono venuti fuori collegamenti con il passato, con quegli errori umani dagli esiti imprevisti come la scoperta dell’America o il risveglio delle coscienze contro la mafia generato dalle stragi di Capaci e Via d’Amelio. Sulla scia delle terribili notizie sulla guerra in Ucraina, abbiamo riflettuto su come non sembri essere proprio vero che, come si dice, “la Storia insegna a non ripetere gli errori del passato”. Ciascuno di noi ha raccontato dei tanti errori che gli capita di commettere a casa, a scuola, nello sport. Avevamo raccolto talmente tante idee che per svilupparle tutte avremmo dovuto scrivere un romanzo! Abbiamo quindi deciso di concentrarci sui nostri errori a scuola. Siamo ripartiti dal significato etimologico della parola “errore” ed abbiamo scoperto che deriva dal latino “errare” che significa “deviare”, “vagare”. L’errore, quindi, è come una “deviazione” involontaria mentre ci dirigiamo verso un obiettivo. Non lo avevamo mai pensato così.

Ciascuno di noi ha dato voce ai propri errori scolastici più frequenti, descrivendoli nei propri testi. Li abbiamo condivisi, scoprendo che a molti di noi capita di farsi prendere dall’ansia e di andare in confusione o in blocco nei momenti di verifica e non solo, altri pensano sempre di essere preparati ma poi prendono inesorabilmente brutti voti, e altri ancora non riescono a controllare il proprio comportamento. La cosa che accomuna la maggior parte di noi è l’associare agli errori emozioni negative: rabbia, vergogna, paura, ansia, senso di colpa, frustrazione, tristezza… Per cercare possibili cause di questo, abbiamo provato a fare il punto sul modo in cui vengono gestiti i nostri errori a scuola, da parte dei professori, e a casa, dalle nostre famiglie, ma senza trovarle. Di certo non ci aiuta tutta l’importanza che siamo abituati a dare ai voti. Insomma, al termine di questo nostro lungo errare tra gli errori, possiamo dire di aver capito che «il più grande errore che si può fare nella vita è quello di avere sempre paura di farne uno».

La redazione: Elena Antoniotti, Emma Baratta, Cecilia Barbu, Viola Bassani, Nicolò Bertelloni, Giulia Caramatti, Giorgia Coppa, Gaia De Angelis, Sofia Dell’Amico, Amin El Basraoui, Brando Fiore, Timoteo Lombardi, Mattia Marku, Andrea Pastine, Giorgia Ricci, Veronica Ricci, Thomas Saullo, Jonathan Tendola e Diego Velardi.

Docenti tutor: Veronica Brunotti e Massimo Masani. Dirigente scolastica: professoressa Silvestra Vinciguerra.

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