ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Bullismo, una ferita per i giovani

Insieme al cyberbullismo porta le vittime ad una forte depressione e a instabilitĂ  psicologica

Per bullismo si intende una o più persone che hanno l’obbiettivo di far del male moralmente e/o fisicamente a qualcuno, per cyberbullismo si intende la manifestazione in Rete di questo fenomeno. Quest’ultimo è caratterizzato da azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima. Le azioni possono riguardare molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il cyberbullismo definisce un insieme di azioni aggressive e intenzionali, di una singola persona o di un gruppo, realizzate mediante strumenti elettronici (sms, mms, foto, video, email, chat rooms, instant messaging, siti web, telefonate), il cui obiettivo e quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi. Spesso questi “bulli” hanno questo atteggiamento perché subiscono o hanno subito violenze morali/fisiche e quindi si sfogano sugli altri. Molte volte le vittime si sentono più colpite nell’ambito morale così da fargli avere un crollo mentale. Dobbiamo cercare di trattenere il bullismo quindi stare più attenti a chi ha difficoltà e per le vittime farsi forza per denunciare le aggressioni. Al giorno d’oggi quanti giovani si sentono fieri di essere considerati dei bravi ragazzi? Molto pochi. Oramai ritengono sia un titolo da perdenti; preferiscono assumere quello stupido comportamento da persone dure e insensibili per imitare i coetanei ed essere meglio accettati all’interno della compagnia: il fenomeno si sta imponendo con una frequenza impressionante sia tra i bambini che tra gli adolescenti. Ultimamente i giornali riportano troppo spesso casi di bullismo e cyberbullismo che accadono nelle scuole o per strada, come nel caso letto da noi alunni su «La Nazione» di un giovanissimo ragazzo di Arezzo. Ci sono stati episodi molto gravi, gruppi di ragazzi che hanno picchiato un compagno handicappato, riprendendo la scena con i cellulari; altri che si sono presi gioco di un insegnante coprendolo di ridicolo in classe, naturalmente filmando le scene finite poi su un sito Internet. Non sono mancati fatti gravissimi di bullismo e cyberbullismo che, a lungo andare, hanno portato le giovani vittime ad uno stato di forte depressione e di instabilità psicologica.

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