ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Un piccolo, ma grande cammino

Il tracciato di San Jacopo che collega sette cittĂ . Alla scoperta del nostro meraviglioso paesaggio toscano

MARINA Durante la scorsa primavera abbiamo avuto la possibilità di vivere la natura del territorio in cui abitiamo. I nostri professori hanno organizzato un’uscita che ci ha portato a percorrere una parte del cammino di San Jacopo. Questo cammino era una variante utilizzata dai pellegrini nel medioevo per raggiungere Santiago di Compostela in Spagna. E’ un tracciato pedecollinare che parte dal capoluogo toscano, Firenze, e arriva al porto mediceo di Livorno, collegando sette città (Firenze, Prato, Pistoia, Pescia, Lucca, Pisa e Livorno) e sette delle cattedrali fra le più famose al mondo. Oggi è ancora molto utilizzato per scoprire nuove città d’arte e territori sconosciuti attraverso diversi itinerari. Una mattina di maggio la nostra classe si è ritrovata con alcuni dei professori di fronte alla Basilica di San Piero a Grado.

In un primo momento abbiamo osservato la basilica e, dopo averne visitato l’interno, abbiamo svolto un’esperienza di disegno “en plein air”, ritraendo un particolare a piacere della facciata. L’attività prevedeva il ritorno alla nostra scuola, a Marina di Pisa, a piedi, seguendo i sentieri naturalistici che attraversano la campagna del litorale pisano. Partendo dalla basilica, la guida ci ha mostrato delle frecce gialle sull’asfalto, abbiamo così scoperto di essere su un cammino in direzione di Santiago. Ci ha anche indicato il simbolo della conchiglia jacopea, una conchiglia stilizzata a nove raggi gialla su fondo blu. Attraversando la pineta abbiamo apprezzato colori, rumori, profumi della natura. Abbiamo anche misurato le nostre forze spostando tutti insieme una balla di fieno. Tra sete e caldo, abbiamo assaggiato delle spighe di grano trovate nei campi e osservato incuriositi le piante aromatiche selvatiche che fanno parte della nostra tradizione culinaria e che un tempo venivano qui raccolte, come la profumatissima mentuccia. Siamo poi passati a fianco al centro di ricerca Cisam, dove abbiamo avvistato un daino, uno dei tanti esemplari che si trovano in questo territorio. Questa esperienza è stata per noi nuova, di ricerca e conquista di un’armonia con la natura che ci circonda.

Abbiamo percorso soltanto sette dei centodieci chilometri del cammino, ma dopo tre ore di tragitto eravamo davvero felici di essere arrivati a scuola! Questa esperienza ci è servita per riflettere e imparare ad apprezzare le bellezze che il territorio ci offre e che spesso non conosciamo. E’ stata una bellissima opportunità per stare insieme e condividere momenti di fatica ma anche di felicità, soprattutto in un periodo difficile come quello della pandemia.

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