ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Migrazioni: un fenomeno continuo

Un breve profilo di un fenomeno antico ma ancora tremendamente recente e sempre stato presente

Le migrazioni sono lo spostamento di più persone sia attraverso una frontiera internazionale (migrazione internazionale) sia all’ interno di uno stesso stato (migrazione interna). Questi movimenti sono sempre esistiti — abbiamo un esempio con i barbari nell’Impero Romano(dal 164 al 476 dopo Cristo) — e continuano ancora oggi, dopo essere sempre stati presente in ogni epoca.

Venendo a secoli più vicini, ricordiamo le migrazioni degli europei in America, dalla fine del 1800, o ancora lo spostamento di tante donne e uomini dal Sud al Nord del nostro continente negli anni ’50, quando c’era tanto bisogno di manodopera nei paesi del centro-nord Europa e quelli del Sud erano pronti a rifornirli.

A questi, negli ultimi decenni, hanno cominciato ad aggiunger-si anche lavoratori-migranti da fuori Europa: turchi, marocchini, tunisini, algerini, senegalesi, egiziani, camerunensi e molti altri che ogni giorno affrontano viaggi pericolosissimi per trovare un luogo pacifico che li possa ospitare e far lavorare.

I motivi che li spingono sono vari: le migrazioni nascono infatti principalmente per crisi economiche, ma anche per persecuzioni o guerre (come nel caso dei profughi siriani) e possono essere temporanee o permanenti. Una delle tante storie che potremmo raccontare su questo argomento è quella di Mohammed.

Mohammed è un signore di origine marocchina, che oggi vive a Empoli e che fin da ragazzo aveva un sogno: venire in Italia.

La difficoltà maggiore, per riuscirci, è stata quella di ottenere i documenti, in particolare il passaporto che riuscì a procurarsi solo dopo qualche anno. Così, all’età di 23 anni (anche se il suo sogno era di arrivarci quando di anni ne aveva appena 16) sbarcò a Reggio Calabria, il 14 gennaio 1998.

Prima lavorò come ambulante finché finalmente non trovò casa riuscendo a sistemarsi. Poi tornò in Marocco a prendere la sua compagna e la portò in Italia, e riuscì a creare una bellissima famiglia.

Così, se ci riflettiamo bene, è proprio il passato che a volte può darci gli strumenti per capire meglio il presente, cogliere ciò che sta succedendo alla luce di ciò che è già successo, e col passato sono le piccole storie, quelle delle persone che ci circondano, che ci possono aiutare a dar voce alle tante altre che vorrebbero la tranquillità e la pace e che ancora devono affrontare viaggi difficilissimi per ottenerle.

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