ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado L. Da Vinci di Castelfranco di Sotto (PI) - 3A

Ecco perché siamo tutti migranti

Fenomeno presente fin dall’antichità. Come si è sviluppata la migrazione nella storia da due milioni di anni

La migrazione è un fenomeno presente fin dall’antichità. In questo articolo parliamo della sua evoluzione nel corso del tempo e dei suoi lati positivi e negativi. Questo fenomeno inizia circa 2 milioni di anni fa, quando i primi uomini migrano dall’Africa al sud-est asiatico. In seguito alcuni popoli come i Greci, gli antichi Romani e i Barbari si spostano con lo scopo di espandersi e conquistare nuovi territori. Nel IX e X secolo si verificano numerosi spostamenti di popolazioni, ad esempio i Vichinghi, i Magiari e i Saraceni, e nel XIII secolo i Mongoli. Questi spostamenti portano alla fondazione di nuovi Stati. Nell’età moderna gli Europei scoprono l’America, conquistano il territorio per le risorse minerarie e alimentari, sottomettendo le popolazioni originarie fino allo sterminio. Quindi gli Europei si spostano verso l’Africa per lo scambio di schiavi, trattati come merci, che vengono deportati in America. Tra il 1860 e il 1914, più di 60 milioni di europei, tra cui 14 milioni di italiani, sono costretti a migrare per la povertà verso gli Stati Uniti, Canada e alcuni paesi sudamericani come Brasile e Argentina. All’inizio del XXI secolo, i numerosi movimenti migratori, attraverso il Mediterraneo, si intensificano, anche a causa dei nuovi scenari politici meridionali. Quest’ultimi provocano delle guerre civili che coinvolgono paesi come Libia e Siria. Le conseguenze sono quindi le migrazioni. Molti dei profughi si affidano agli scafisti e perdono la vita in mare. Spesso arrivano senza documenti e sono costretti a fare lavori illegali o sottopagati. Gli immigranti sono visti come un problema, ma spesso riescono a integrarsi nei paesi d’arrivo grazie a politiche di accoglienza. Molti contribuiscono nei settori ad alta innovazione, costituiscono ricchezza culturale, contribuiscono a limitare il crollo demografico e con il versamento delle tasse aiutano il paese che li ha accolti. Per esempio, in Italia il 9% delle tasse è pagato dagli stranieri, ma molti di loro non hanno il diritto al voto, non avendo la cittadinanza italiana.

Questa contraddizione c’è anche nella nostra Costituzione. Infatti nell’articolo 48 viene detto che solo il cittadino italiano ha il diritto al voto, mentre nell’articolo 52 viene detto che anche lo straniero ha il dovere di pagare le tasse. Anche la nostra Costituzione ha i suoi difetti!

 

Il viaggio traumatico dei nostri emigrati inizia dal porto di Genova. Italiani di ogni età, madri che allattano, vecchi e giovani che aspettano con ansia e malinconia. Chi riposa, chi chiacchiera e chi ha lo sguardo fisso nel vuoto. I pochi bagagli e gli abiti dimessi denunciano una condizione di povertà. Una volta imbarcati, quell’ansia e quella malinconia non si trasformano dicerto nella felicità di migliorare la propria vita, visto il pensiero di lasciare casa e famiglia. Saliti sul piroscafo sono trattati come merci, non come esseri umani.

Le condizioni del viaggio sono pessime, i dormitori sporchi, le persone mangiano con i piatti tra le gambe e un pezzo di pane tra i piedi.

Alla fine di questo terribile viaggio sono visitati da medici che esaminano il loro aspetto generale, in modo che non entrino negli Stati Uniti persone con malattie contagiose. Dopo sono sottoposti a delle domande sulla propria vita e a cosa pensano di fare in America. Se non sono in regola vengono respinti. Dopo tutto quello che hanno subito rischiano anche di tornare indietro! Non bisognerebbe trattare una persona così solo perché è un immigrato che cerca una vita normale come la nostra.

 

Abbiamo fatto un sondaggio per capire la situazione della nostra scuola riguardo all’immigrazione. Su un campione di 70 studenti abbiamo ottenuto questi risultati. Il 94% è nato in Italia, mentre gli altri in Moldavia, Pakistan e Senegal. Nel 57% delle famiglie i genitori sono nati in Italia, nel 24% all’estero e nel 19%uno in Italia e uno all’estero. I genitori nati all’estero provengono per il 44% dall’Albania, il 32% dal Marocco, il 6% da Romania, Cina, Pakistan e Senegal. Dei genitori nati in Italia, il 74% è della Toscana. Nel 61% delle famiglie entrambi i genitori hanno la cittadinanza italiana, nel 26% sono entrambi senza la cittadinanza e nel 13% un genitore ce l’ha e uno no.

Il 51% dei genitori è arrivato in aereo, il 26% in automobile, il 18% in nave, il 3% in autobus e il 2% in treno. Il 69% è venuto qui per motivi economici, il 25% per amore e famiglia, il 3% alla ricerca di una vita migliore e per la bellezza del posto. Il 64% dei ragazzi parla la lingua madre, ma solo il 58% la sa scrivere. Nella nostra scuola ci sono diverse etnie, e questo la rende una scuola di integrazione.

La pagina è stata realizzata dalla 3^ A della Secondaria di primo grado Leonardo da Vinci di Castelfranco: Brendon Beqja, Chiara Catorano, Mirco Cavallini, Tommaso De Lucia, Elisa Di Biasi, Joele Di Tonno, Soufiane Fadli, Asia Falaschi, Rayan Faris, Sefulla Farruku, Marwa Fatmi, Viola Giovacchini, Gaia Greco, Lorenzo Lucchesini, Matilde Macchi, Chiara Mascagni, Niccolò Salvadori, Bassirou Sambe, Daniel Scalici, Melany Scherma, Lorenzo Sorrentino, Chiara Squarcini, Qi Ye Jing. Docente tutor Pietro Levato. Dirigente scolastico Sandro Sodini. 

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