Smart city: quale destino c’è nel futuro?
Sara Naldoni, architetto urbanista, e Niccolò Bagnoli, responsabile Cispel, intervengono sul tema tra prospettive e riflessioni
Nell’incontro, in modalità telematica, abbiamo appreso che la smart city è la città del futuro.
City significa città, Smart, invece, in questo ambito, significa efficiente, intelligente e sostenibile. Una smart city è, quindi, una città innovativa e tecnologica che, per esempio, utilizza come mezzi di trasporto veicoli ecologici e digitali, una città in cui sono molto avanzati i servizi, i trasporti, e le attività economiche. In Italia le principali città smart sono Firenze e Milano.
Lo sviluppo di una smart city è caratterizzato dalla presenza di mezzi di trasporto elettrici, raccolta differenziata dei rifiuti, sfruttamento di fonti di energia rinnovabile, edifici “intelligenti”, panchine, lampioni e pensiline degli autobus multifunzionali, spazi pubblici più sicuri e verde diffuso. In una smart city ci spostiamo, ad esempio, per mezzo di biciclette e bus elettrici, meno inquinanti degli altri.
Qui entra in gioco l’IoT (l’Internet of Things), l’Internet delle Cose, un sistema che mette in rapporto oggetti connessi tra lo-ro che si scambiano informazioni raccolte o elaborate per far funzionare meglio i servizi. Grazie a questo sistema, ogni autobus passa alla centrale di controllo informazioni circa la sua posizione e la centrale può passarla ai cittadini tramite le paline informative che si trovano al-le fermate o tramite app. Ogni utente sa quindi quanto manca all’arrivo del mezzo, a quale fermata esso si trovi e può anche, attraverso l’app, acquistare il biglietto.
L’innovazione riguarda anche la gestione dell’acqua: la struttura della rete idrica nella smart ci-ty si è sviluppata e oggi, grazie all’IoT, possiamo anche controllare i parametri di qualità dell’acqua che arriva nelle nostre case, inoltre esistono delle fontanelle che distribuiscono la cosiddetta “acqua del sindaco” che ha lo scopo di diminuire l’uso delle bottiglie di plastica: a Firenze, dal 2011 al 2017, sono stati risparmiati 230 Kg di plastica. Anche per quanto riguarda la gestione dei rifiuti domestici ci sono app, esempio JUNKER, che aiutano nella raccolta differenziata permettendo di riconoscere dove deve essere conferito un rifiuto e, in base alle zone, si va dalla raccolta “porta a porta” ai cassonetti “intelligenti”.
Gli interventi degli esperti sono stati interessanti e istruttivi ci hanno fatto capire ciò che le smart city possono offrire.
Dario, un ragazzo di tredici anni, esce da scuola, prende il suo monopattino e va a casa, la giornata è molto calda ma l’asfalto bianco rende il percorso meno rovente. Arrivato a casa mette in garage il suo monopattino, Dario e la sua famiglia possiedono molti mezzi elettrici: un’auto e una bicicletta, uno skate e hanno in garage una colonnina per la ricarica. Dopo aver mangiato in due minuti, grazie al gentilissimo robot Dino che, con divisa e cappello rosso, gli ha consegnato a casa il pranzo ordinato la mattina con la fedele app Smart Eat, si lancia sul divano.
Nel pomeriggio gli amici lo invitano ad andare a giocare a calcio al centro sportivo. Dario raccoglie la sua borraccia in acciaio inox e si dirige dagli amici, appena arrivato saluta Marco, il suo migliore amico, che con le sue inseparabili cuffiette bluetooth, è appena giunto a bordo del suo skate elettrico, subito dopo arrivano Sofia e Aurora su bici rigorosamente elettriche, e infine, a bordo di una macchina ibrida di ultima generazione, arrivano anche gli altri.
Dario si accorge di avere il monopattino scarico e lo attacca alla colonnina appena prenotata con l’app Eco Recharging e poi si avvia con i suoi amici in campo.
Oggigiorno il tasso di urbanizzazione in Europa corrisponde al 75% e si prevede che nel 2050 circa il 66% della popolazione mondiale abiterà in città e sarà quindi necessario trasformare gradualmente le città in smart city per favorire il benessere di tutti gli abitanti e la salvaguardia dell’ambiente.
In una smart city per facilitare l’accesso dei residenti ai servizi si utilizzano sempre di più le App (es. car sharing; bike sharing, moovit, citymaps, too good to go ecc.).
Nel mondo, uno dei primi esempi di città intelligente che già nel 1990 ha vinto il premio dell’ONU per la protezione all’ambiente, grazie all’investimento sul riciclo dei rifiuti, è stata la città di Curitiba, in Brasile.
Altri esempi di città all’avanguardia che rispettano i parametri di sviluppo sostenibile sono Singapore, Dubai, Copenaghen, Boston, Oslo e Londra. Tra queste Singapore si distingue per l’avanguardia nella salute digitale, per l’utilizzo di automobili a guida autonoma, per la presenza di scuole di robotica e per la simulazione di rischi grazie al modello 3D della città.