ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di Primo Grado Puccini di Firenze (FI) - 2D

Saschia Masini torna alla Puccini

La giovane autrice fiorentina presenta il suo ultimo romanzo in quella che è stata la sua vecchia scuola

Il 24 marzo la scrittrice fiorentina Saschia Masini, classe 1983, è venuta nella nostra scuola a parlarci del suo romanzo Dadieci, edito da Piemme. Da tempo il nostro docente di Lettere era entrato in contatto con lei e insieme avevano deciso di organizzare l’evento, poi il nostro prof ci ha presentato il libro e noi l’abbiamo letto. In un’ora abbiamo intervistato l’autrice e lei ha cortesemente risposto alle nostre domande.

Che effetto le fa tornare oggi da scrittrice nella scuola dove è stata un’alunna? «Tanta tenerezza. Arrivare qui e rendersi conto che la memoria ti sa guidare e dire esattamente dove fosse ogni cosa è tenero e rassicurante. Ci sono alcuni laboratori che non c’erano, ai miei tempi, ma l’essenza è quella, e se chiudo gli occhi…».

C’è qualcosa di autobiografico nel suo libro? «Non solo c’è qualcosa di autobiografico: Dadieci non esisterebbe senza la storia del mio babbo (il Marzio vero, quello della dedica), senza la mia famiglia in generale.

Questo non significa che la storia sia esattamente identica alla versione reale, ma c’è davvero tanto di vero».

Ha avuto un’idea chiara della trama fin dall’inizio? «Assolutamente no! Sapevo dove si andava a parare, ma come… è sempre un gran mistero quando si inizia! Per lo meno per me».

C’è qualche altro libro o autore che l’ha ispirata mentre scriveva il suo libro? «Non che io scriva come lui in nessun modo (magari!) ma quando scrivo, penso sempre a Cormac McCarthy sperando di riuscire ad arri-vare alla sua essenza e profondità».

C’è qualcuno che le ha fatto capire che avrebbe potuto fare la scrittrice? «Ho avuto tre grandi maestri/professori nella mia vita che mi hanno fatto appassionare alle lettere e alla scrittura, spronandomi a fare sempre meglio: la mitica maestra Gina (mai saputo il suo cognome, ma rimarrà un faro per me) della quarta elementare, la prof Giarrizzo che insegnava proprio qui, alla Puccini, e il prof Valter Puccetti, al Liceo Dante. Devo tanto a ognuno di loro».

Ha un consiglio particolare per la narrazione di una storia? «Leggete, leggete, leggete e girate con in tasca sempre un taccuino per appuntarvi quello che vi diverte, vi interessa, vi commuove. Mettetelo lì: vedrete che tornerà comodo! E siate curiosi!».

Sta scrivendo un altro libro? Può anticiparci qualcosa? «Il mio secondo bambino di carta (quelli reali sono cinque!) è già fuori nelle librerie, si intitola ‘Dora per sette’, racconta di qualcosa che ho vissuto un po’ in prima, un po’ in seconda persona, e non vedo l’ora di sapere cosa ne pensiate! E, per il resto, assolutamente sì! Sono all’opera su ben due romanzi».

 

‘Dadieci’ di Saschia Masini è un romanzo per ragazzi uscito nel 2020 nella collana ‘Il battello a vapore’ della casa editrice Piemme. La storia parla del tredicenne Ardito che ha una grande passione per il calcio e sogna di diventare un calciatore professionista. Purtroppo il ragazzo rompe una finestra della scuola e gli viene proibito di giocare a calcio; l’unico modo che ha per tornare in campo è prendere al prossimo tema un ‘dadieci’ (il massimo assegnato dal prof Raimondo nella sua strana scala di voti). L’elaborato deve trattare dei propri nonni, così Ardito decide di parlare della nonna, ma poi capisce che non è la persona adatta; quindi sceglie di scrivere di nonno Marzio, anche se all’inizio non lo reputa un buon soggetto per la sua malattia.

Dopo qualche giorno scopre che il nonno da ragazzo aveva una grande passione per il calcio, proprio come lui. Nelle vacanze di Natale, Ardito decide di passare molto tempo con il nonno fino ad avere abbastanza materiale per il tema e addirittura scoprirà un sorprendente mistero del passato di Marzio, ma non aggiungiamo altro… ‘Dadieci’ è uno splendido romanzo per ragazzi (ma anche per adulti curiosi) scritto dalla scrittrice fiorentina Saschia Masini. Se volete una bella e commovente storia, è il libro che fa per voi.

 

In ‘Dadieci’ sono citate varie squadre giovanili fiorentine di calcio (inventate) come il Rapid Ripoli (di Bagno a Ripoli), il Manzo Team, l’All Star Arcetri, i Galli di Greve. Il romanzo di Saschia Masini s’ispira a una realtà sportiva che in Italia ha grandi numeri dato che secondo le statistiche 833.000 ragazzi praticano il calcio giovanile nel nostro Paese. In Italia i campionati di calcio giovanile prevedono diverse categorie in base all’età dei giocatori. Si va dal campionato Pulcini Under 11 (senza classifica finale perché ritenuta non formativa) al Campionato Primavera Under 19, cui partecipano le squadre giovanili delle società di Serie A, Serie B e Serie C.

I ragazzi che passano dalla Primavera alla prima squadra sono meno del 10% (ben al di sotto di Francia e Spagna). Per questo aspetto la squadra dell’Atalanta è un esempio da seguire, con un terzo dei giovani della prima squadra cresciuti nel vivaio: facendo crescere i ragazzi infatti si possono ottenere migliori risultati sia per i club che per la Nazionale. In particolare oggi in Toscana ci sono 68 ‘Scuole di calcio d’Elite’ riconosciute dalla F.I.G.C. in quanto scuole calcio che tutelano i ragazzi, valorizzandoli.

Classe 2D della Scuola Secondaria di primo grado Puccini. Alunni: Setuli Balasooriya, Yuri Batistini, Vittoria Belmonte, Margherita Benetton, Filippo Bertagni, Nicol Blini, Federica Cappelletti, Fabio Massimo Drago, Riccardo Ferragina, Federico Giacomelli, Nimash Haduwa, Cosimo Martinelli, Desiree Martinoli, Alice Marzullo, Viola Massai, Niccolò Moroni, Hanza Naciri, Camilla Pasquinucci, Carlo Picchio, Linda Pratesi, Giulio Rotella, Omar Sayed, Chiara Sparapano, Alwynn Valdez. Docente tutor: Paolo Boschi Dirigente Scolastico: Mattia Venturato.

Votazioni CHIUSE
Voti: 0

Pagina in concorso