ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

IC Don Milani di Ponte Buggianese (PT) - 3B

«Affettivamente: emozioni e social»

Al Don Milani un progetto per comprendere i cambiamenti adolescenziali. La maturazione dell’identità

Il ruolo della gestione delle emozioni sta diventando sempre più importante nelle relazioni sociali degli adolescenti. Il progetto «Affettivamente», curato dall’Azienda Usl Toscana Centro, si pone come obiettivo principale proprio questo: essere un’occasione per accompagnare i ragazzi e le ragazze in un percorso di autoconsapevolezza e maturazione emotiva e relazionale, perché è proprio a quest’età che emergono le prime problematiche legate allo sviluppo dell’identità e dell’affettività.

Gli adolescenti vivono di estremi, si possono sentire esaltati, eccitati, profondamente incompresi, tristi o arrabbiati e l’oscillazione tra questi sentimenti è repentina. L’umore e l’immagine di sé ondeggiano, sempre più forte è la sensazione di essere frammentati e di non avere punti di riferimento. Questo fluttuare è tipico di questa fase di vita, in quanto, nei ragazzi e nelle ragazze convivono polarità opposte come la spinta verso l’autonomia ed il bisogno di sentirsi dipendenti. Questo è il momento in cui si fanno le prove di un’identità propria ed è quindi necessario investire cercando modelli da imitare al di fuori della sfera familiare.

Rispetto all’infanzia, nel periodo adolescenziale, il coetaneo assume una nuova funzione: è sempre il compagno di gioco, ma diventa anche il confidente, il complice e l’elemento di confronto con la realtà. Con gli amici si costruisce una prima identità sociale: attraverso le somiglianze con gli altri, più che con le differenze, si cerca un senso di appartenenza, il gruppo diventa una seconda famiglia, con una divisione di ruoli e funzioni con regole e valori nuovi.

Questo è parte del processo di «separazione-individuazione», che significa acquistare più autonomia, liberarsi dal controllo dei genitori per far emergere la propria identità, la propria personalità.

Le amicizie in questa fascia d’età sono per lo più dello stesso sesso. In classe, a scuola, continua la scelta di un gruppo monosessuato, più compatto e spesso in rivalità. Questa divisione tra i sessi ha la funzione di rendere più visibili le differenze fra i ragazzi e aiuta i preadolescenti a definirsi nella formazione della propria identità: si scambiano confidenze dando al loro rapporto un carattere di esclusività, grazie anche all’utilizzo dei social. L’amico del cuore diventa uno specchio di sé, un modo per conoscersi e capire chi si è attraverso gli occhi dell’altro, favorendo un processo di separazione dall’infanzia.

 

L’adolescenza è anche il momento in cui si scopre «l’altro».

L’innamoramento è un’intensa esperienza affettiva e relazionale che inizia proprio in questa fase, quando si comincia a provare interesse e attrazione per le persone al di fuori della propria cerchia familiare, quelle che si frequentano e con le quali si condividono interessi e modo di vedere le cose.

L’innamoramento è un’esperienza bellissima e anche una palestra di vita: è l’incontro con l’altro, un incontro costellato di emozioni e stati d’animo come gioia, euforia, imbarazzo, talvolta anche vergogna e rabbia (per esempio, se non si è corrisposti).

Non è infrequente, infatti, che ci si possa innamorare di qualcuno senza essere ricambiati: può succedere che questo interesse venga proiettato su un personaggio lontano dal proprio mondo e che si viva una storia non nella realtà, ma solo nella propria fantasia.

Innamorarsi è un modo per conoscersi attraverso la relazione con l’altro, un’occasione per scoprirsi capaci di dare attenzioni, ma anche un po’ fragili.

Questo perché il desiderio di piacere a qualcuno, di essere apprezzati, ci rende più attenti alle opinioni degli altri su di noi e ci fa sentire meno sicuri, più vulnerabili.

(Nel disegno, l’immagine dell’equilibrio tra intelletto e cuore).

 

Grazie all’intervento della dottoressa Antonella Nanni, ostetrica e pedagogista al dipartimento di prevenzione promozione della salute, abbiamo avuto modo di riflettere riguardo alla sfera affettiva della nostra delicata fase adolescenziale: abbiamo parlato di innamoramento, delle diverse modalità di vivere tale esperienza in questa età, ma anche di orientamento sessuale, di buone relazioni, di come concludere relazioni, di conflitti e di violenza.

Grazie a tutta una serie di giochi e di quiz, l’attività proposta ci ha aiutato ad aumentare le informazioni e a potenziare attitudini e abilità riguardanti le relazioni interpersonali, l’affettività e la sessualità, con l’obiettivo di vivere questa dimensione della nostra vita in modo consapevole e sicuro, ma soprattutto rispettoso di sé e degli altri. Il nostro giudizio è stato positivo: il progetto è stato ritenuto da noi ragazzi molto utile perché ha risposto a curiosità, dubbi, domande e aiutato a migliorare le competenze e le informazioni riguardo la prevenzione. Il tutto si è svolto in un clima sereno, mettendo tutti a proprio agio.

La pagina è stata realizzata dagli alunni della classe III B del Don Milani. Gli alunni sono: Kadija Barri, Emanuele Berti, Sofia Cojucar, Donato Colangelo, Diego D’Apuzzo, Nada Dourbane, Andrea Federici, Giada Giovannini, Alessia Innocenti, Maicol Mancin, Alessio Menconi, Cristiano Moroni, Omar Mukja, Tommaso Niccolai, Marika Noviello, Riccardo Nicola Paganelli, Christian Perricone, Ilaria Petri, Megi Prishka, Lucy Qiu, Wiam Sahil. Il dirigente scolastico è il professore Carmine Gallo.

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