ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Gramolazzo di Minucciano (LU) - 2°

La ricetta per diventare Smart City

La nostra intervista al sindaco di Minucciano, avvocato Nicola Poli: “I giovani sono fondamentali per crescere“

Numerose grandi città nel mondo hanno deciso di diventare “intelligenti” (Smart City). Oggi anche molte città italiane stanno avvicinandosi a questo modello che ha come scopo principale garantire il futuro a tutto il nostro mondo, attraverso percorsi virtuosi nel consumo di energia, acqua e tutto ciò che rappresenta una risorsa limitata, che potrebbe in pochi anni esaurirsi.

Come potrebbe questo modello applicarsi ai nostri piccoli comuni e paesi di montagna? Sono soprattutto le grandi aree urbanizzate a provocare lo sfruttamento incontrollato e bulimico delle risorse naturali; nei piccoli centri, soprattutto in collina e in montagna, l’essere umano conduce ancora stili di vita (almeno in parte) maggiormente rispettosi della natura e delle sue risorse. Tuttavia, anche nei nostri piccoli borghi possiamo (e dobbiamo) progettare e fare azioni volte a ridurre i livelli di sfruttamento delle risorse naturali. Ma anche i cittadini possono contribuire a fare del proprio borgo uno “smart village”, migliorando la raccolta differenziata dei rifiuti, migliorando gli infissi delle case“.

Ci sono iniziative attuate dal Comune che potrebbero portare il nostro comune a essere classificato come una smart city? Il Comune di Minucciano sta completando proprio in questo periodo il passaggio di tutto il sistema di illuminazione pubblica (già a led da anni) ad un sistema ancora più performante e con consumi inferiori; abbiamo fatto opere di efficientamento energetico su tutti gli edifici pubblici, riducendo i consumi energetici; abbiamo tetti fotovoltaici su molti edifici pubblici e questo ci consente di consumare energia autoprodotta; insieme con il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, abbiamo fatto un progetto di gestione sostenibile di tutte le foreste di proprietà comunale (circa 2.000 ettari), grazie al quale non solo si garantisce un utilizzo corretto dei boschi, ma si producono crediti di carbonio che vengono venduti alle aziende che vogliono certificarsi come “sostenibili”“.

Il consumo del territorio di montagna, come si concilia con il futuro? Se la domanda riguarda l’attività estrattiva che si svolge sulle Apuane, la risposta non può che essere: come ogni altra risorsa non infinita. L’Amministrazione sta lavorando per rafforzare anche altri settori economici (si pensi al turismo e a quanto il Lago di Gramolazzo è diventato, negli ultimi anni, un grande attrattore), ma ad oggi la filiera del marmo rappresenta ancora il volano trainante l’economia e la società dell’intero Comune“.

Le tecnologie innovative, trovano una buona adesione nel nostro Comune? “Direi di no: la nostra popolazione ha un’età media abbastanza elevata e non ha troppa dimestichezza con gli strumenti informatici, il primario volano delle tecnologie innovative. Su questo tema, è e sarà importantissimo il ruolo dei giovani“.

 

Noi ragazzi stiamo creando un “contenitore” di progetti attraverso i quali potrà essere riprogettata, modificata, ma soprattutto migliorata, la vita in montagna, indirizzandola verso i principi seguiti per creare le città intelligenti. Noi giovani stiamo prestando la massima attenzione agli esempi virtuosi, soprattutto grazie alla connettività che in tempo reale ci mostra tutto quello sta succedendo nel mondo, nel momento stesso in cui avviene. Numerose sono già le idee che stanno facendosi avanti, dalle piccole cose, a quelle che potranno assumere importanza a grandi livelli. Due argomenti hanno inizialmente attratto la nostra attenzione più di altri: il consumo dell’acqua:sarà sempre più possibile utilizzare contenitori di vetro (con un uso quasi infinito) rispetto a quelli di plastica che hanno una vita breve nel loro utilizzo, ma una vita incredibilmente lunga nell’inquinamento dell’ambiente; ad esempio nella nostra piccola realtà della Garfagnana potremmo, soprattutto a scuola, non solo sostituire le bottiglie di plastica utilizzate durante i pasti con bottiglie di vetro, ma anche attingere dall’acqua delle nostre sorgenti, note per la loro proverbiale purezza; la gestione dei rifiuti: la raccolta differenziata, indirizzando al riciclo tutto quanto sia possibile, utilizzando anche le nuove tecnologie per la separazione delle varie componenti. Ma la gran-de sfida sarà lo sfruttamento della tecnologia: innanzitutto la possibilità di creare una connettività sicura e sempre disponibile, mettendo in rete tutte le scuole del territorio tra loro e con le istituzioni e l’associazionismo, garantendo informazioni in tempo reale.

 

Da alcuni anni si sta attuando nel mondo un “rivoluzione” silenziosa. Molte grandi città, stanno aderendo all’idea di “Smart City” (Città Intelligente) indirizzando il proprio sviluppo verso una migliore gestione dei trasporti pubblici e della mobilità urbana, la distribuzione di energia, l’illuminazione pubblica, la sicurezza urbana, la gestione e il monitoraggio ambientale, la gestione dei rifiuti, la manutenzione e l’ottimizzazione degli edifici pubblici, i sistemi di comunicazione e informazione e tutti i servizi di pubblica utilità.

La questione principale, oltre tutti i singoli argomenti affrontati, è quella di mettere in collegamento tutti questi servizi, in modo da poterne sfruttare tutte le possibilità offerte, portare a conoscenza di tutti il loro funzionamento, la loro localizzazione e le loro possibilità di sfruttamento. Per poter arrivare ai migliori risultati ci sono vari step da attuare: i cittadini vanno coinvolti e resi partecipi, arrivando a un processo decisionale dal basso all’alto e di politica partecipativa. Coloro che governano devono dare centralità al capitale umano, alle risorse ambientali, alle relazioni e ai beni della comunità. L’economia e il commercio urbano devono essere rivolti all’aumento della produttività e dell’occupazione all’interno della città attraverso l’innovazione tecnologica. Ai cittadini deve essere garantito il diritto alla salute, all’educazione, alla sicurezza, alla cultura, diritti fondamentali e bisogni di prioritaria importanza.

Ecco la redazione di alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado di Gramolazzo (Istituto Comprensivo di Piazza al Serchio) che hanno realizzato gli articoli di giornale dedicati al tema Smart City. Si tratta degli alunni della classe II^: Baldini Iari, Brugiati Dario, Canozzi Alessia, Canozzi Giada, Casotti Kevin, Casotti Matilde, Davini Lucia, Fiorelli Elena, Giannetti Martin, Giannetti Noemi, Levrini Elison, Romei Mirko, Tramontana Ararse.

Docente Tutor: Lisa Comparini.

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