ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria San Domenico Savio di Pieve San Paolo (LU) - 5A - 5B

Alla scoperta di Carlo Piaggia

Il più grande esploratore italiano dell’Africa. Un nuovo approccio nella scoperta di terre sconosciute

Quando a Lucca parli di Carlo Piaggia, pensi a una, anzi a due strade, o ad un istituto scolastico, anzi a due, perché uno si trova a Viareggio. Ma a chi appartengono questo nome e questo cognome? Paolo Carlo Valeriano Piaggia nacque a Badia di Cantignano il 4 gennaio 1827, terzo di otto fratelli, in una famiglia di umili condizioni. Imparò a leggere e scrivere con l’aiuto del parroco e, fin da piccolo, lavorava con il padre mugnaio.

Purtroppo un’epidemia di colera decimò la sua famiglia e ciò lo spinse, a 21 anni, a partire per l’Africa in cerca di una vita migliore.

Visse tra Tunisi ed Alessandria d’Egitto dove svolse diverse professioni, come il carpentiere, l’ombrellaio, l’armaiolo e il cacciatore. Nel 1856 partì da Karthoum (Sudan) risalendo il corso del Nilo al seguito di mercanti e cacciatori. Durante la prima spedizione si rese conto che viaggiare era lo scopo della sua vita: “Volevo conoscere un poco anch’io questo mondo e vedere specialmente ciò che altri non hanno visto”.

Dopo il suo primo viaggio che durò fino al 1859 e lo vide raggiungere il Nilo Bianco, ne seguirono altri: dal Sudan verso la regione inesplorata degli Niam Niam, dove gli abitanti erano ritenuti dei feroci cannibali (1860-1866); dall’Abissinia alle regioni dei grandi laghi equatoriali (1871-1877); lungo il Nilo Azzurro (dal 1878 al 1882).

Partecipò alle spedizioni di altri famosi esploratori, come Orazio Antinori e Romolo Gessi, dai quali imparò ad usare un linguaggio più scientifico nelle sue descrizioni. Tornò poche volte in Italia e a Lucca, e ogni volta cercava delle sovvenzioni per riprendere le sue esplorazioni. Spesso portava con sé animali impagliati e oggetti dei popoli africani, che vendeva ai musei per pagarsi le sue imprese. Nei suoi viaggi scoprì e fece conoscere agli europei animali e piante ad essi sconosciuti, inviando degli esemplari nei loro musei; poté conoscere gli usi e i costumi dei popoli locali, che rispettava, al contrario di altri esploratori del passato o anche del suo presente.

Era contrario alla tratta degli schiavi che era ancora una realtà. Insomma era un esploratore che viaggiava per il piacere della scoperta, ma non voleva assolutamente imporre il suo modo di vivere. Nel 1882, anche se non stava bene di salute, decise di intraprendere un nuovo viaggio per aiutare un suo amico esploratore. Dopo dieci giorni dalla sua partenza, il 17 gennaio, morì nei pressi di Karkog (Sudan meridionale) e fino a poco tempo fa non si conosceva il luogo della sua sepoltura.

 

Per saperne di più su Carlo Piaggia, le classi quinte della primaria di Pieve San Paolo hanno invitato il sindaco di Capannori, Luca Menesini, a narrare la storia e le imprese dell’esploratore capannorese e a raccontare del viaggio che Menesini ha compiuto più di un mese fa in Africa, sulle sue orme.

Il sindaco ha accolto l’invito degli alunni e delle alunne e si è presentato una mattina dei primi di aprile, portando anche in dono il libro “Carlo Piaggia – Dalla Lucchesia all’Africa (1851-1882)” di Luca Lupi e Michele Quirici. Rispondendo alle domande, ha narrato la biografia di Carlo Piaggia, indicando sulla carta geografica gli itinerari delle sue esplorazioni, ma soprattutto ha sottolineato la figura di quest’uomo, non ricco, non studioso, ma un grande esploratore, rispettoso delle altre culture che ha incontrato in Africa e che ha, con molta semplicità, descritto nei suoi diari.

Luca Menesini ha mostrato le foto del suo viaggio in Sudan, dove è riuscito a trovare la memoria di questo nostro concittadino, ricordato come un uomo buono. Un signore gli ha raccontato che una sua parente anziana centenaria, pri-ma di morire, ha chiesto di essere sepolta di fianco all’uomo bianco gentile. Grazie a queste testimonianze, il sindaco e il gruppo che viaggiava con lui sono riusciti addirittura a rinvenire il luogo di sepoltura di Carlo Piaggia, che finora era rimasto un mistero.

 

L’Istituto Comprensivo, del quale fa parte la nostra scuola primaria di Pieve San Paolo, è intitolato a Carlo Piaggia. Le scuole vengono denominate in ricordo di famosi scrittori, poeti, scienziati, educatori, personaggi importanti del passato. Ci siamo chiesti chi fosse Carlo Piaggia e perché il suo nome è stato dato anche al nostro Comprensivo. Per questo abbiamo fatto delle ricerche attraverso il web e abbiamo scoperto l’identità e l’importanza di questo personaggio: un esploratore che è nato proprio nel nostro territorio.

Sulla via a lui dedicata, nel comune di Capannori, di fronte alla scuola primaria “Del Fiorentino”, possiamo vederne una sua rappresentazione. Alcuni mesi fa è stata posizionata una statua in bronzo, opera dell’artista fiorentina Claudia Leporatti, che mostra Carlo Piaggia seduto, forse per la stanchezza e la fatica di un suo viaggio, ma con uno sguardo contemplativo, immerso nella natura. Il mosaico sulla parte del basamento ricorda le acque del Nilo, e la costellazione sulla parte posteriore della statua, dà il titolo all’opera: “Stella polare”. E orientandosi con la stella polare il nostro esploratore ha vissuto la sua breve, ma intensa vita.

Di seguito i nomi degli alunni e delle alunne della 5A: Kyoko Angeli, Tommaso Barsella, Alessandro Barsotti, Alice Belluomini, Matteo Belluomini, Sofia Matilde Bernabò, Marika Cabiddu, Adem Chourabi, Amélie Federighi, Aymane Kobbi, Daniel Koci, Giulia La Rocca, Vittoria Lencioni, Francesco Micheli, Greta Michi, Aurora Pedonesi, Vanessa Picchi, Angelica Ricci, Sara Romanini, Mattia Salvatore Turco. Alunni e alunne della 5B: Anna Aquila, Matteo Barsotti, Marco Biagioni, Giulia Biagini, Beatrice Bicchi, Emma Carignani, Davide Cascio, Angelica Cattaneo, Raoul Christian Ceclea, Filip Cretu, Fransisca Ignacia Curcio Tognarelli, Chamode Fernando Mihidukulasooriya, Nicolò Ghilardi, Tommaso Giannini, Niccolò Malfatti, Susy Masi, Margherita Mori, Davide Palandri, Chiara Pellegrini, Lara Picchi.

Dirigente scolastico: dottor Nicola Preziuso.

Gli insegnanti: Roberta Lena, Fernando Vannucci, Claudia Bandiera, Roberta Sbrana, Chiara Ferro, Maria Luisa Tramice, Andrea Borelli.

Votazioni CHIUSE
Voti: 344

Pagina in concorso