ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Vanghetti di Empoli (FI) - 2F

La sostenibilità: sogno o realtà?

Il primo riferimento nella Gaudium et spes del 1965. Un mondo sostenibile per una vita più equa per tutti

La sostenibilità è la caratteristica di un processo o di uno stato: in ambito ambientale, economico e sociale è il processo di cambiamento in cui tutti questi piani sono in sintonia tra loro per migliorare il presente e il futuro della società. Il principio guida della sostenibilità è lo sviluppo sostenibile che riguarda, l’ambito ambientale, economico e sociale. In pratica per vivere tutti meglio dovremmo attenderci una società con un ambiente meno inquinato, con maggiore prosperità economica e giustizia politica. Meno disparità tra ricchi e poveri, e tra uomini con diritti e uomini privi di qualsiasi diritto e vitalità culturale.

Il primo riferimento storico è contenuto nella Costituzione pastorale Gaudium et spes pubblicata nel 1965, mentre la parola sostenibilità ha cominciato ad essere usata come «sostenibilità umana sul pianeta Terra» dalle Nazioni Unite nel 1987. Prima fu usata in riferimento all’ambito ambientale, e solo in seguito si è riferita alla sfera economica e sociale, fornendo una definizione più ampia in base alla quale le tre condizioni partecipano insieme per poter arrivare al progresso e al benessere.

Lo sviluppo sostenibile consiste insomma nella capacità di mantenere un equilibrio tra tutte le forze che agiscono con lo scopo di soddisfare i bisogni fondamentali dell’uomo, senza distruggere o danneggiare troppo l’ambiente naturale. Ma la sostenibilità va intesa anche come una spinta ad agire, una sfida, un «viaggio» e perciò anche come un processo politico. Il Summit mondiale del 2005 ha individuato gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Nel 1972, in Svezia, alla conferenza delle Nazioni Unite si cominciò ad affrontare il tema dell’ambiente umano, cioè del diritto della famiglia di vivere in un ambiente sano. Nel 1983, sempre la Commissione delle Nazioni Unite definisce lo sviluppo sostenibile come quello che soddisfa i bisogni del presente, senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri. Più di recente, nel 2015, il programma sostenuto con l’Agenda 2030 dai 103 paesi membri dell’Onu ha fissato 17 obiettivi principali.

In pratica che cos’è la sostenibilità? E’ la possibilità di portare avanti a tempo indeterminato un certo comportamento o modello socio- economico; questo implica un equilibrio tra il consumo di risorse e la loro rigenerazione, così come tra la produzione di inquinanti e la loro naturale eliminazione: tutto questo in modo da soddisfare i bisogni del presente, senza compromettere le capacità delle generazioni future.

 

Che cosa è accaduto il 27 marzo 2023 a Firenze, in piazza della Signoria, è sotto gli occhi di tutti. Mentre avveniva l’atto scellerato, il sindaco Dario Nardella stava parlando in una diretta televisiva e la telecamera ha cambiato inquadratura e ripreso tutto. Due giovani stavano spruzzando colorante rosso sul muro di Palazzo Vecchio. Prontamente il sindaco è intervenuto, insieme alle forze dell’ordine, per fermare immediatamente i due del movimento «Ultima generazione». Sono anni che la gravità della salute del nostro pianeta è un tema di grande attualità e di elevato interesse, ma molti attivisti sostengono che non si stia facendo abbastanza e che le nuove normative o regole non siano sufficienti.

Così alcune persone hanno deciso di agire con atti gravi e forti, per portare alla ribalta il tema dell’ambiente. Hanno preso di mira le opere d’arte, non considerando il valore inestimabile di di esse. Il primo atto che si ricordi risale al 22 luglio 2022 contro la Primavera del Botticelli alla Galleria degli Uffizi. Il reato è deturpamento o imbrattamento di cose. Di certo il metodo adottato per la protesta non ci sembra dei migliori ma, allo stesso tempo, la tematica ambientale è sempre più urgente e non c’è più tempo per stare con le mani in mano.

 

Parlando delle città è indispensabile puntare su modelli di città sostenibile, dei veri e propri laboratori per guidare la trasformazione ecologica della società. La sostenibilità delle città è un argomento che tocca tutti da vicino; l’obiettivo è organizzare spazi cittadini vivibili, verdi e vitali, perfettamente integrati tra loro. Cosa distingue una città green o sostenibile dalle altre? Per esempio avere un’elevata qualità dell’aria, spazi verdi accessibili a chiunque, edifici sostenibili, utilizzare energia rinnovabile, un sistema di trasporto pubblico sicuro ed ecologico, alloggi adeguati garantiti a tutti, sistemi di rifiuti efficienti con soluzioni circolari (riciclo e riuso), politiche cittadine rivolte all’inclusione sociale per garantire pari diritti a tutti con, non ultima, una crescita economica tale che garantisca benessere a tutta la collettività. Stando a questi parametri, ogni anno viene stilato l’elenco delle città più green del mondo e tra le prime spiccano Goteborg, Copenaghen, Aarhus, Glasgow, Reykjavik, Tirolo, Lione, Zurigo, Bordeaux, Aalborg. Tra quelle italiane, le più green risultano: Bolzano, Trento, Belluno, Reggio-Emilia, Cosenza, Treviso, Pordenone, Forlì, La Spezia e Mantova.

La pagina è stata realizzata dai ragazzi della 2^ F della Secondaria Vanghetti: Giorgia Bellucci, Niccolò Borselli, Duccio Cecchi, Cosimo Checcucci, Filippo Cipriani, Alessandro Di Massa, Stefano Franchi, Andrea Guerri, Yu Chen Huang, Shefstin Ismaili, Lorenzo Mariani, Vittoria Mia Marmugi, Emma Mencherini, Diego Mottola, Alessio Nebulanti, Michele Palumbo, Christian Pas, Nadia Petri, Diego Rotunno, Matteo Scardigli, Zeno Semeraro, Cristina Andrea Turcu, Davide Villagran, Noemi Lucero Zaza.

Docente tutor Roberta Costagli. Dirigente scolastico Marco Venturini.

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