ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Convitto Cicognini di Prato (PO) - 2B

Bilancino, vera cassaforte d’acqua

L’invaso è prezioso in caso di alluvioni e come riserva idrica. Il primo progetto risale a Leonardo da Vinci

Il lago di Bilancino è un invaso artificiale grande 5 chilometri quadrati che sbarra il tratto iniziale del fiume Sieve, affluente di destra dell’Arno, nel Comune di Barberino di Mugello. Inaugurato nel 2002 come riserva d’acqua della città di Firenze, alimenta ora anche le città di Prato e Pistoia. Il progetto viene però da lontano, sembra che addirittura fosse allo studio di Leonardo Da Vinci.

Dopo la tragica alluvione del ‘66 che colpì Firenze, le autorità hanno ritenuto indispensabile avviare quest’opera che ha avuto un lungo iter per la sua definitiva realizzazione. La nostra classe ha avuta la preziosa possibilità di visitare l’impianto, la diga e la centrale idroelettrica. Ci è stato spiegato dai tecnici di Publiacqua Spa la quale ha in gestione l’invaso, che la diga è costituita da terra, argilla e ghiaia. Questa scelta è stata fatta per alcuni motivi fondamentali: minor impatto ambientale, riduzione del rischio sismico, economicità del materiale. Con il passare degli anni, il lago di Bilancino è diventato non più solo una riserva d’acqua ma riveste anche un molteplice utilizzo: punto di prelievo per i canadair in caso di incendi, punto di sosta per la fauna migratoria (sulla sponda Nord del lago è presente un’oasi naturalistica), produzione di energia rinnovabile attraverso la centrale idroelettrica, attrattiva turistica durante la stagione estiva. Un luogo di relax che viene scelto da molte persone residenti nelle province di Firenze, Prato e Pistoia per trascorrere qualche ora di divertimento pur restando in città.

Mai come in questo momento di cambiamenti climatici ci rendiamo conto dell’assoluta necessità di quest’opera. Il lago di Bilancino evita le future alluvioni nelle zone a valle dell’invaso e la scarsità di portata del fiume Arno nei periodi di siccità, mantenendolo vivo. Consente poi all’impianto di potabilizzazione dell’acqua dell’Anconella, alle porte di Firenze, un afflusso costante di acqua più pulita che viene in seguito distribuita a circa un milione di  cittadini.

Non solo il lago di Bilancino è anche popolato da una fauna ittica rappresentata da carpe, con esemplari pescati di oltre otto chilogrammi, carassi, cavedani, persici trota, lucci anche di grandi dimensioni. Come ordine di grandezza, tramite metodi indiretti, la biomassa ittica attualmente presente nel bacino è stimabile intorno alle 4-5 tonnellate con un’analoga produttività ittica annuale. Il lago di Bilancino è davvero una riserva preziosa sotto molti punti di vista.

 

Assessore Tagliaferri, questa grande risorsa com’è sfruttata a livello turistico? «Il lago è molto visitato soprattutto in estate e anche il parco circostante, è poi in crescita sotto l’aspetto sportivo: si possono utilizzare barche a vela ed inoltre è diventato un centro di pesca sportiva. Infine c’è una riserva naturale per praticare il birdwatching».

Come far sì che l’invaso possa essere non solo uno strumento tecnico prezioso ma anche un ritrovo per la popolazione? «Con progetti a lungo termine sul parco. Il lago è diventato un importante centro di attrazione grazie alle feste che vi vengono organizzate, invito tutti al festival della musica che si terrà quest’estate, ma non sarà l’unico evento importante: avremo la gara nazionale di Triathlon e una corsa podistica».

Pensate di ripristinare l’oasi di Gabbianello? «Sì, speriamo in estate di renderla di nuovo fruibile».

Secondo lei quanto è importante questa risorsa per la popolazione? «Importantissima visti gli effetti del cambiamento climatico che noi oggi viviamo, come le ingenti piogge miste a periodi di siccità e la formazione di laghi previene questi problemi, l’auspicio è che in futuro vengano progettati altri invasi».

 

La centrale idroelettrica di Bilancino, inaugurata il 10 febbraio 2006, è in grado di sfruttare, in modo sostenibile, la risorsa rinnovabile dell’acqua proveniente dalla diga. L’energia elettrica prodotta, rappresenta l’equivalente del  fabbisogno di circa 800 utenze domestiche e corrisponde a oltre 6.000 tonnellate di anidride carbonica non immesse nell’aria, quindi contribuisce anche alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. La centrale idroelettrica, assieme  all’invaso di Bilancino, rappresenta anche una meta turistica e didattica offrendo un affascinante viaggio nel ciclo  dell’acqua, che inizia dal lago e termina in una sorta di agorà dalla quale si può ammirare una sapiente fusione tra  alta tecnologia (interno della sala turbine e vasca di dissipazione) e arte (totem simbolico in mosaico). La  realizzazione del manufatto inoltre è stata particolarmente attenta all’impatto non solo ambientale ma anche paesaggistico. La centrale infatti è quasi totalmente interrata ed il visitatore dell’impianto ha come la sensazione di percorrere un itinerario in una frattura del terreno, fino a scoprire all’interno di una caverna un ambiente altamente tecnologico.

Gli articoli che pubblichiamo nella pagina qui a fianco nell’ambito del Campionato di giornalismo sono stati realizzati dagli alunni della 2B del convitto Cicognini: Maddalena Antonelli, Pietro Arcara, Matteo Arrigoni, Emma Bemer, Sara Bini, Giulia Brini Romagnoli, Tommaso Bucciantini, Jacopo Cai, Anita Caruso, Samuele Castelli, Pietro Massimo Godi, Alessio Hu, Martin Hu, Chiara Huang, Matteo Jin, Alexyiming Liao, Irene Luti, Matilde Mattei, Leonardo Mazzadi, Sofia Musa, Camilla Palmieri, Lapo Piumi, Sofia Sammarco, Costanza Scandale, Jiahao Ye, Lucy Zhang, Andrew Zhou.

Dirigente del Cicognini, Tiziano Nincheri I ragazzi hanno realizzato la pagina sotto la supervisione della docente Noemi Forasassi.

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