ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Toniolo di Pisa (PI) - 2B

Spreco alimentare: è allarmante

Le possibili soluzioni per ottimizzare il cibo ed evitare di buttare nei rifiuti tonnellate di alimenti ogni giorno

Quest’ anno in classe abbiamo affrontato un tema molto allarmante, quello dello spreco alimentare. Dalle ricerche che abbiamo fatto e da un’analisi riportata dalla FAO, gli sprechi alimentari nel mondo ammontano a più di 1,3 miliardi di tonnellate all’anno, quindi si stima che su 3,9 miliardi di alimenti prodotti 1,3 finiscono nella spazzatura.

Impossibile restare indifferenti di fronte a questi numeri tanto più che ci sono milioni di persone che soffrono la fame! Per affrontare questa situazione uno degli obiettivi previsti dall’agenda per lo sviluppo sostenibile del 2030 è l’impegno di tutti i paesi di dimezzare lo spreco alimentare e garantire un‘alimentazione adeguata a tutti.

In Italia per esempio 1/4 delle persone intervistate che hanno risposto ad un sondaggio della Doxa riferisce di sprecare il cibo per disattenzione, per diffidenza nei confronti di prodotti prossimi alla scadenza o per acquisti troppo compulsivi al supermercato. Secondo le stime risulta che i cibi più sprecati sono la frutta, verdura, pesce, cereali, carne e latte. Quali sono le soluzioni possibili per ridurre lo spreco ? Per sensibilizzare i consumatori che ancora oggi vivono in un mondo dove ancora oggi qualcuno non può permettersi un pasto al giorno, la FAO organizzazione delle Nazioni Unite ha stilato una rapida guida per aiutare i cittadini ad adottare un comportamento etico e responsabile nei confronti della propria spesa e dell’ambiente. Si parla spesso di spesa ecologica che consiste nell’acquistare solo il cibo che si è certi di consumare, è necessaria inoltre la manutenzione del frigo che sia intatto e che la temperatura segnata sia reale per permettere una conservazione corretta. Inoltre è preferibile acquistare cibi freschi ed evitare di usare quelli a lunga conservazione che rischiano di scadere ed essere cosi gettati via. Il problema dello spreco di cibo secondo uno studio della «Word Organisation for international Relation» sembra incidere notevolmente anche sull’ambiente e ridurre lo spreco alimentare secondo l’ONU porterebbe ad un taglio di emissioni di gas serra responsabile di 4,8 miliardi di tonnellate di gas emessi nell’ atmosfera per uno spreco di acqua di 180 miliardi di m3. Un altro obiettivo dell’agenda dello sviluppo sostenibile del 2030 è quello di attribuire un ruolo chiave all’agricoltura sostenibile, un metodo agricolo volto a produrre alimenti con sostanze e processi naturali che tendono ad avere un impatto ambientale limitato. Quindi tutti questi comportamenti responsabili se adottati seriamente potranno assicurare un beneficio all’ambiente e garantire come obiettivo di tutti i paesi un’ alimentazione adeguata a tutti senza sprechi né danni. Il concetto di sostenibilità si declina anche nell’ambiente alimentare, oggi alimentazione e sostenibilità sono due obiettivi essenziali dei programmi dell’agenda 2030 di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e delle strategie alimentari inserite nel Green Deal europeo. Promuovere un consumo sostenibile consente di preservare, custodire le risorse naturali e alimentari generando impatti positivi nell’ambiente. Un’iniziativa in linea con “Sosteniamo il futuro Conad” che racchiude il nostro impegno ad unire le forze per costruire un domani migliore e sostenere i giovani. Questo è l’impegno che ha portato “Conad Nord Ovest “ alla scelta del tema della spesa sostenibile, per sostenere il futuro e impegnarsi ad avere un consumo alimentare responsabile. Fare una spesa sostenibile aiuta le imprese locali, scegliere prodotti del territorio incoraggia e sostiene il lavoro dei produttori di zona, aiutando l’economia del paese e consente di valorizzare i prodotti tipici e le aziende. Come fare acquisti nel rispetto dell’ambiente? Si scelgono alimenti di stagione e prodotti locali che prediligano imballaggi ridotti e riciclabili o realizzati con materiali riciclati, sarebbe meglio scegliere cibi naturali e che non derivano da lavorazioni inquinanti e dannose per il pianeta. Quando si parla di alimentazione sostenibile si intendono due cose: sostenibile per il pianeta e sostenibile anche per la nostra salute.

La buona cosa è che le due cose vanno di pari passo. Gli studi più recenti confermano che la dieta mediterranea è la più sana e completa. La sua “piramide” alimentare prevede di basare i pasti quotidiani su cereali e derivati come pasta, riso e pane, legumi, frutta e verdura.

Si dovrebbe limitare al massimo il consumo di cibi molto grassi e zuccherati e di carne rossa anche perché l’allevamento di bovini ha un impatto ambientale pesantissimo.

Quindi l’alimentazione sostenibile punta ad un consumo responsabile degli alimenti perché una vita sana passa attraverso un’ alimentazione bilanciata, come quella mediterranea.

Nel 2018 un gruppo di esperti della salute ha sostenuto che la dieta mediterranea è una delle migliori scelte in termine di valore nutrizionale, controllo del peso e riduzione della probabilità di contrarre malattie legate allo stile di vita, come malattie cardiache, diabete e depressione. La pagina è stata realizzata dalla II B istituto Comprensivo Toniolo Pisa: Zoe Agnese Artiano, Mia Bernardini, Tiziano Bonini, Giorgio Bottaretto, Alessandro Calpentras, Davide De Vitis, Giorgio Gorini, Elene KIpshidze, Giuseppe Leonetti, Riccardo Lijoi, Stefano Lo Schiavo, Niccolò Lucchesini, Massimiliano Masoni, Elisa Meucci, Mohammed Junaid, Heloise Morano, Anna Niccolai, Camilla Panizzi, Debora Pieve, Martina Teoli, Raisa Ullah Afra Saihara. Docente tutor Lara Macchia. Dirigente Teresa Bonaccorsi. LA REDAZIONE

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