Radicofani 2030: idee per il futuro
Come creare le condizioni per immaginare e progettare la nostra vita in questo paese
Noi alunni della 1A siamo quasi tutti nati e cresciuti qui e a molti di noi piacerebbe anche rimanerci a vivere da grandi. Proprio per questo pensiamo che sia necessario cambiare alcuni aspetti in modo che Radicofani non venga considerato solo un bel posto tranquillo dove passare le vacanze, ma anche un luogo con più opportunità di lavoro e servizi di vario genere.
La scuola rappresenta il primo punto del nostro programma.
Vorremmo ristrutturarla completamente: allargare le classi, cambiare la mobilia e pitturare i muri. In ambito tecnologico: migliorare e incrementare attrezzature e strumenti (una nuova rete wi-fi, nuovi schermi e nuovi dispositivi).
Ogni professore dovrebbe avere la propria aula. Inoltre, sarebbe bello avere una sala per la ricreazione con dei distributori automatici e un’infermeria nel caso qualcuno si faccia male. Infine, bagni più grandi con più servizi igienici.
In ambito sportivo vorremmo realizzare un’area per ogni sport. Poter praticare molti più sport, come la pallavolo e la danza; creare una palestra con tutti gli attrezzi, anche per gli adulti, e costruire un campo da basket vicino alla cucina della Pista. Inoltre, sarebbe un peccato lasciare quel campetto sopra al campo sportivo vuoto e inutilizzato, quindi pensavamo di costruire un impianto dedicato al tennis e al padel.
Offrire più opportunità di lavoro per le persone che vogliono rimanere a lavorare a Radicofani. Mettere più negozi di vestiti, aggiungerne altri per le scarpe e per lo sport (scarpe da calcetto, calzettoni, costumi per nuoto, magliette e pantaloni termici, guanti, parastinchi ecc). Ci piacerebbe anche che ci fossero più opzioni di ristoro come: alberghi, ristoranti, bar ecc. Per il divertimento: una sala da bowling con biliardo e un bar.
Inoltre, data la posizione abbastanza isolata, dovrebbero essere potenziati i trasporti pubblici.
Radicofani è già un luogo molto bello e piacevole per fare dei percorsi a piedi; il Bosco Isabella e il Maccione sono posti tranquilli per chi vuole rilassarsi in santa pace, ma sarebbe utile avere una ciclabile per potersi spostare in bici all’interno del paese. La ciclabile servirebbe anche ai turisti che vengono in vacanza e sarebbe anche utile per ridurre gli incidenti e lo smog.
La nostra idea più innovativa è quella che riguarda la realizzazione di una scala mobile che arrivi direttamente in Fortezza. In conclusione, pensiamo che le nostre idee possano creare le condizioni per consentirci di immaginare il nostro futuro a Radicofani. Abbiamo pensato che a Radicofani sarebbe utile avere dei percorsi da fare a piedi in sicurezza. Una scala mobile che colleghi il bosco della Ripa alla Fortezza e una ciclabile. La scala mobile sarebbe utile soprattutto per il futuro di Radicofani anche se, per realizzarla, occorrerebbe tagliare alcuni alberi. Ecco i motivi per cui la scala mobile che collega la fortezza al bosco sarebbe utile: aumenterebbe il flusso dei turisti in Fortezza.
Dato che Radicofani si sviluppa in salita, questa eviterebbe di fare a piedi una strada ripida e sarebbe meno stancante per tutti arrivare in Fortezza.
Aumenterebbe il numero dei clienti che potrebbero usufruire dei servizi del Ristoro.
Oltre alla scala mobile, pensiamo che sarebbe utile anche una ciclabile che percorra tutto il paese e lo colleghi a Contignano. Così crediamo che si limiterebbe l’uso di mezzi inquinanti, come le automobili e i motorini, evitando consumi inutili di benzina. Inoltre, si eviterebbero anche possibili incidenti perché le biciclette non andrebbero più in strada.
Pensiamo che l’idea di potenziare le ciclabili rappresenti in generale anche un mezzo per combattere l’inquinamento e che stimolerebbe tante persone a fare più attività fisica. Anche tu da piccolo avevi progetti per Radicofani? «Io e i miei amici da piccoli avevamo il progetto di sistemare ed aprire la Fortezza perché lo vedevamo come un posto magico soprattutto in inverno quando nevicava; nella Fortezza si formavano delle stalattiti e noi ci andavamo tutti i giorni finché la neve non si scioglieva». Meglio Radicofani di adesso o quello del passato? «Radicofani in passato era solo molto diverso. Quando ancora non c’era l’autostrada, il traffico passava per la vecchia Cassia che attraversava il paese. Il centro storico era ricco di negozi, la scuola aveva classi numerose e c’erano tanti servizi particolari, come: la pretura, il mandamento per la visita militare, il carcere e l’ospedale».
Hai delle idee per il futuro? Pensi che il progetto della scala mobile sia attuabile? «Il progetto di una ciclabile è già in programma e mi auguro che possa essere portato avanti anche quello relativo alla ristrutturazione della vecchia Posta medicea. L’idea della scala mobile non è impossibile, ma di difficile attuazione, in considerazione del ruolo di tutela della Soprintendenza e delle particolari caratteristiche geologiche del terreno di origine vulcanica». Ecco gli studenti della scuola media di Radicofani, classe 1A: Kevin Cani, Lucrezia Cesaretti, Noemi Flamini, Elena Massafra, Clara Massaini, Sara Nocchi, Ilary Puggioninu, Letizia Puggioninu, Diego Quadrano, Martina Ronga, Davide Rossi e Shaibdeep Singh.
Dirigente scolastico: Enrico Millotti Docenti tutor: Benedetta Gori, Claudia Santoni e Viola Niccolai.LA REDAZIONE