Focus sui millennials e la lettura
Uno sguardo diretto sul rapporto che i giovanissimi hanno con il libro: tra dovere e piacere
In un’era in cui tutto scorre, è immediato ed effimero dove è sufficiente un semplice click per accedere a tiktok, Netflix e connettersi con il mondo intero condividendo stories, real e direct, quanto è importante parlare di libri e promuovere la lettura? Ognuno di noi risponderebbe diversamente motivando in modo chiaro ciò che pensa e soprattutto prova quando tiene in mano un libro. Un libro si legge in due modi: aperto o chiuso.
Aperto quando ci si immedesima nella storia vestendo i panni dei personaggi quasi come se a raccontare fossimo proprio noi, è chiuso quando è fermo e posizionato lì sulla libreria come un soprammobile in attesa di essere chiamato e letto. « Il miglior metodo per la lettura dei libri è quello di seguire la legge del piacere«. Così Cesare Beccaria definì la lettura. Partendo da questa frase possiamo dire che i libri ci aspettano e nel frattempo ci leggono. Oltre al piacere soggettivo che ognuno di noi, seppur in modo differente prova, come dimostrato da diversi studi scientifici, la lettura produce concreti benefici per la psiche e la salute delle persone.
Leggere ci aiuta a espandere la mente, sviluppare la memoria, diminuisce lo stress ma soprattutto ci permette di migliorare culturalmente. Più si legge più si impara. Quando si parla di lettura spesso si dice e si pensa che siano proprio i giovani l’anello debole; in realtà non è così: dati statistici alla mano dimostrano che il 56,6% di noi millennials legge almeno un libro al mese indipendentemente dai testi scolastici. Ad essere differente è il modo in cui ci si avvicina e si parla di libri: BookTok ne è un esempio. Gli utenti iscritti alla community possono condividere la propria esperienza, dare consigli e confrontarsi. Ogni video in cui si illustra, si legge e consiglia un libro, fa in breve tempo il giro del mondo arrivando anche 90 miliardi di visualizzazioni; molti giovani, sentendosi ispirati ed incuriositi, vanno a comprare il libro in questione; Il Fabbricante di Lacrime, Dammi mille baci in vetta alle classifiche, ne sono un chiaro esempio.
Cosa possiamo fare concretamente per leggere di più? La nostra classe, ad esempio, dedica un’ora alla settimana ad un laboratorio di lettura. Questo progetto è iniziato grazie alla nostra profe di italiano che ci ha «riuniti« affinché fosse possibile leggere tutti insieme in silenzio e soprattutto in libertà. Dal 20 al 24 marzo in quest’ottica di promozione, la nostra scuola organizza la settimana della lettura in cui ogni giornata sarà dedicata ai libri con attività di vario tipo: presentazioni di libri selezionati dagli studenti, incontri con librai e realizzazione del piccolo «Book prize» di istituto. E che vinca il libro migliore!