Criminalità, non siamo mai al sicuro
Perché i giovani di oggi si sentono forti d’infrangere le regole... forse
Per criminalità si intende la trasgressione delle regole, per cui interviene un’autorità costituita. Di solito i cosiddetti “abusi” sono di due tipi: l’abuso fisico, che consiste nell’uso della forza, da cui deriva un danno o disagio fisico o psicologico; può comprendere anche l’abuso sessuale. L’abuso psicologico, cioè l’uso di parole, gesti o altri mezzi volti a causare stress emotivi o ansia. Comprende tra le altre minacce, insulti e brusche imposizioni; rientra in questa categoria anche l’indifferenza delle persone che assistono ad atti di violenza e rimangono in silenzio, ignorando la vittima.
Sono circa trentamila all’anno le segnalazioni per reati commessi da minori.
Un giovane può avere molti motivi per arrivare a compiere un atto di criminalità. Sicuramente la ragione più rilevante è la situa-zione economica e sociale di provenienza. Ma non è questo l’unico aspetto da tenere in considerazione. Comportamenti devianti possono emergere in tutte le fasce sociali, anche in ragazzi apparentemente “senza problemi”. I motivi che spingono i ragazzi a compiere atti criminali sono vari, ma il motivo principale è esprimere la propria virilità, sperando di mostrarsi più grandi. Essendo alcune bande formate da ragazzi che comprendono fasce d’età molto ampie, i più piccoli assumono atteggiamenti inadeguati, solo per seguire la massa.
La criminalità giovanile è in notevole crescita dal 2019, in par-te probabilmente anche a causa dell’emergenza Covid-19; sono in aumento anche la nascita di baby gang, cioè gruppi di ragazzi dai 15 ai 17 anni che causano risse, bullismo e vandalismo.
Queste bande sono sempre più diffuse e contano sempre più membri anche grazie ai social network. L’aumento di questo fenomeno causa l’incremento dei disagi psicologici e l’abbandono degli studi.
Assistiamo anche all’aumento di casi di violenza sui minori che si manifesta in molte forme e riguarda la nostra società nella sua interezza. Questo tipo di violenza lascia solchi profondi nelle persone che ne sono vittime.
Purtroppo, questo fenomeno avviene sia nel mondo reale che in quello virtuale, in crescente ascesa.
I giovani non hanno solo aspetti negativi e in loro non c’è solo criminalità, ma c’è anche voglia di stare insieme, di confrontarsi, di parlarsi sinceramente e in questo devono essere aiutati e soprattutto ascoltati da tutti: famiglia, scuola e dagli adulti in generale, che erano e sono ancora un punto di riferimento.