ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Poggi di Lerici (SP) - 2ST

Vivere da bambini sotto le bombe

Da un anno in Ucraina è scoppiata la guerra. Come vivono i bambini in questa situazione?

Vivere in Ucraina in questo ultimo periodo vuol dire vivere in un paese che si trova in una condizione molto difficile. La Russia del presidente Putin, continua ad attaccare costantemente questo paese da febbraio 2022, causando la morte di migliaia di civili. La Russia ha invaso l’Ucraina per rivendicare dei territori russofoni, e ovviamente il governo di Kiev non è d’accordo con questa rivendicazione, e come risposta all’eventuale richiesta di entrata dell’Ucraina nella NATO. L’Ucraina è un paese con al suo interno popolazioni diverse per storia, lingua e religione, con sostanziali differenze tra Est e Ovest, a maggioranza cattolica.

Per anni sotto l’orbita sovietica, è diventato indipendente nel 1991. E’ definito il granaio d’Europa, molte sono le coltivazioni di frumento, esportato in tutto il mondo. Da più di un anno i campi di grano in Ucraina sono devastati dalle bombe, dalle esplosioni e dai missili. Ma come vivono i bambini a Kiev e nelle altre città ucraine? Molti con le loro famiglie, o con solo un genitore o addirittura da soli sono scappati e ora si trovano in Germania e in Italia e vanno a scuola in Italia, come i nostri amici ucraini che frequentano la nostra scuola. Molti altri però vivono ancora sotto le bombe, nascosti nei sotterranei, cercando di vivere una vita più normale possibile. I bambini, come ci dicono le indagini dell’Unicef, sono tra coloro che più soffrono in guerra, si sgretola la loro famiglia, i genitori possono perdere la vita, non hanno più la casa e perdono le loro certezze e la loro quotidianità, come la scuola e gli amici.

Spesso i bambini e i ragazzi possono soffrire d’ansia, depressione e da disturbo da stress post-traumatico . Anche l’arrivo in Italia non sempre è facile. I bambini che arrivano da noi si trovano in luoghi molti diversi dai loro, con una lingua che non capiscono, panorami diversi, e soprattutto , non sono in vacanza, ma portano nei loro occhi la tristezza per ciò che hanno lasciato, spesso il papà, nonni, amici, ma anche cani e gatti. Sta a tutti noi rendere il tempo che passeranno noi il più bello possibile. Per i bambini e i ragazzi rimasti nelle zone di guerra, ci sono molte associazioni e enti internazionali che promuovono iniziative per il loro benessere. Save the Children lavora ogni giorno per fornire alle bambine e ai bambini che vivono nelle zone di guerra un sostegno per ricostruire le loro vite. E’ importante che tutti i governi del mondo si mettano d’accordo e lavorino perché nessun bambino, in nessuna parte del mondo, sia costretto a scappare dalle bombe.

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