Sognare in grande, agire in piccolo
Il concetto di «sostenibilità» non deve restare una parola vuota, perché la posta in gioco è il domani del Pianeta
Proteggere il presente per salvaguardare il futuro del pianeta: questo è il significato profondo della parola «sostenibilità» che è diventata un imperativo a livello mondiale di fronte al dilagante degrado dell’ambiente.
Coniato per la prima volta negli anni Ottanta, lo sviluppo sostenibile nel 2015 diventa il cuore dell’Agenda 2030, la Dichiarazione dell’Onu, sottoscritta da 193 Paesi, che propone 17 obiettivi per conservare le risorse e ridurre gli sprechi attraverso la strategia delle 5P: pianeta, persone, prosperità, pace e partnership.
Il documento, che si fonda sull’equilibrio tra ambiente, benessere umano e sviluppo globale, mira a diffondere comportamenti consapevoli per limitare la pressione antropica sull’ecosistema e l’emissione dei gas serra, responsabili dell’aumento del riscaldamento globale, dello scioglimento dei ghiacciai e della riduzione della biodiversità. Già nel 1985, in un articolo pubblicato su Oasis, la scienziata Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina, lanciava il suo «grido di allarme» affermando che la Terra è in grave pericolo, che l’umanità deve avere il coraggio di «fare un passo indietro per andare avanti» riscoprendo uno stile di vita rispettoso per l’ambiente.
Non è più sufficiente parlare dei diritti dell’uomo come si è fatto in passato, oggi è necessario pensare ai doveri per salvare il nostro habitat. Per favorire comportamenti rispettosi a difesa del pianeta, sull’esempio di Greta Thunberg, moltissimi giovani, in questi ultimi anni, hanno manifestato nelle piazze per sensibilizzare i governi ad attuare politiche in grado di salvaguardare la biosfera. Dalle azioni di tutti noi dipende infatti il futuro del pianeta: praticare la raccolta differenziata, ridurre il consumo di acqua ed energia elettrica, spostarsi a piedi o in bicicletta, fare una spesa sostenibile scegliendo prodotti locali e di stagione, con imballaggi ridotti o facilmente riciclabili, sono piccole azioni quotidiane che possono contribuire a frenare il degrado ambientale.
Molti giovani imprenditori si sono fatti interpreti di questo messaggio dando vita, in questi ultimi anni, a start up sempre più sostenibili. A livello locale, anche in Maremma sono nate attività finalizzate non solo a salvaguardare, ma anche valorizzare il nostro territorio come il primo emporio comunitario cittadino «Le vie dell’orto», situato in via del Sabotino 22, dove è possibile acquistare prodotti sostenibili di qualità a Km Equo, con prezzi accessibili.