ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Staffoli di Staffoli (Santa Croce sull'Arno) (PI) - 2A

Riscoprire la bellezza delle Cerbaie

Le nostre colline: luoghi da conoscere, da raccontare e di cui ognuno deve prendersi cura

Ormai è una realtà con la quale facciamo i conti quotidianamente: piogge abbondanti, caldi eccessivi, il clima cambia e – come direbbe Greta – «non c’è più tempo». Anche la flora e la fauna sono in un momento difficile: molti animali sono a rischio estinzione e piante e alberi provano ad adattarsi cambiando il proprio orologio interno. La cosa che ci colpisce di più è che questi discorsi purtroppo ci riguardano da vicino: tg e giornali locali, profili social mostrano notizie di eventi drammatici accaduti in Toscana.

E allora ci siamo guardati intorno, per capire dove siamo – le colline delle Cerbaie – cosa succede intorno a noi e cosa possiamo fare. Partiamo dunque: il nostro territorio è una Zsc-Zona speciale di conservazione, e ospita habitat, specie vegetali e animali rare. Negli anni sono sta-ti portati avanti molti progetti per restituire equilibrio alle aree danneggiate e con lo scopo di proteggere questo territorio in cui si trovano ben 14 habitat di importanza comunitaria, 42 specie animali e 62 specie vegetali protette. Due di queste sono una pianta carnivora, la Drosera Rotundifolia, e la Genziana Pneumonante, preziosissime perché molto rare nella penisola italiana.

Il loro habitat è a rischio a causa dei cambiamenti climatici e della antropizzazione, così come a rischio sono diverse specie animali. L’uomo ha contribuito a far danni, liberando nell’ambiente, ad esempio, esemplari di tartaruga palustre americana che mangia le uova di pesci e anfibi, oppure ha introdotto il famigerato «gambero killer», diffuso per motivi alimentari ma ora moltiplicatosi senza alcun controllo ai danni della fauna e della flora locali.

Cosa fare per aiutare il nostro territorio? Pensiamo che alla base di tutto ci sia la conoscenza del luogo in cui si vive e della sua biodiversità, l’attenzione nel mantenere l’equilibrio tra la natura e l’uomo, la cura dei luoghi, la voglia di «aggiungere colore» e far vincere la bellezza. Alcune associazioni già stanno lavorando per fare questo e noi pensiamo che insieme potranno coinvolgere gli abitanti del territorio (con passeggiate nella natura, centri estivi, concerti nei boschi e conferenze) per diffondere un sentimento di affetto verso le nostre Cerbaie. Altra azione che pensiamo sia alla base della salvezza di queste colline è quella sintetizzata da una compagna in una semplice frase: «Sarebbe bello piantare un albero per ogni bambino che nasce e per ogni persona che muore». Sì, sarebbe davvero bello.

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