Orientarsi: una vera «passione»
Un riassunto del viaggio nella scelta del percorso di studi, durato per tutti i mesi d’autunno e d’inverno
VIAREGGIO È un argomento che ci ha fatto riflettere per molti mesi e ci ha fatto pensare alla luce della promessa che ci hanno fatto di cambiarlo dal prossimo anno: l’orientamento. Qualcuno pensa già dalle scuole elementari a quale sarà la sua scuola del futuro, forse anche da prima ha già deciso di seguire il proprio sogno e di avere la scuola adatta a farlo; altri hanno confessato di sentirsi stressati, di non aver mai avuto la minima idea di cosa fare e di aver sperato che questo momento non arrivasse mai. C’è chi invece ha avuto le idee chiare per molti anni, è sempre stato sicuro sulla sua destinazione e non sembrava avere problemi; ma è bastato un sussurro, uno spiffero, una presentazione di un’altra scuola e ha cominciato a tremare. Non dobbiamo sottovalutare altre componenti: la distanza da una scuola, la volontà dei genitori che può essere di supporto o di ostacolo (ci sono perfino quelli che scelgono la scuola al posto dei propri figli), i consigli di altri parenti, le opinioni dei nostri professori. Fortunatamente anche la nostra scuola ci ha aiutato molto perché ci ha per-messo di assistere alle presentazioni delle scuole che ci interessavano, di discutere in classe sull’argomento “Orientamento” e di fare test.
Crediamo che sia stata la cosa migliore: in un pomeriggio del mese di novembre, scegliendo noi quale e l’orario, alcuni nostri professori si sono messi a disposizione e abbiamo potuto svolgere test attitudinali da cui ricavare i nostri punti di forza e di debolezza. E’ stato importante che ci abbiano detto di venire da soli o anche di farci accompagnare dai nostri genitori e, alla fine della giornata, a tutti noi è stato dedicato un colloquio personale. Da questo sia noi che i nostri genitori siamo usciti rafforzati nelle nostre convinzioni, o anche con qualche dubbio in più ma è stato tutto a fin di bene: abbiamo capito che forse dovevamo riconsiderare le nostre idee e guardarci di più intorno.
Nei tempi successivi, anche i nostri professori si sono espressi con i consigli orientativi e alla fine siamo arrivati a fare la nostra scelta: anche su questa c’è chi si è iscritto subito sulla piattaforma creata apposta e chi ha preferito aspettare l’ultimo momento dell’ultimo giorno disponibile. Insomma, visto che si parla di riforma, sarà più fortunato chi nei prossimi anni avrà molto più tempo e materiali per scegliere; a noi la cosa interesserà solo se avremo sbagliato e dovremo cambiare scuola pochi mesi dopo averla iniziata.