Dada, l’idea che cambia la scuola
La IV Novembre aderisce al progetto: aule su misura per insegnanti, spazi con mente, cuore e corpi in movimento

Evoluzione, cambiamento, novità. Dove ne vediamo i segni? Le scuole si stanno pian piano rivoluzionando così come il pianeta Terra. Nuovi progetti, nuovi modelli di scuola e Dada ne fa parte. Didattiche per Ambienti Di Apprendimento: Dada, significa questo e ormai da qualche anno è un modello innovativo di scuola. Simboleggia un’apertura mentale che prima non avevamo e questo non è che l’inizio di un importante sviluppo. Dada è un progetto con significative fondamenta etiche: il coinvolgimento di ogni singolo individuo presente nel sistema e la fiducia.
Fiducia tra alunni e docenti, tra docenti e dirigente scolastico, tra dirigente e collaboratori; la fiducia che permette l’applicazione di questo modello di scuola, è indispensabile! Ben più di cento scuole in Italia si sono fidate… La IV Novembre è tra queste. Un’impegnativa “ristrutturazione interna” dell’edificio è iniziata a fine luglio e continuata nei mesi successivi, con grande partecipazione di studenti, ex studenti, insegnanti e semplicemente volontari.
A settembre abbiamo visto pulire, imbiancare e decorare la scuola e la cosa non si è ancora conclusa perché l’ultimo step è destinato alle aule, con banchi nuovi e arredi che vengono di giorno in giorno arricchiti di materiali tra cartelloni, poster, libri, scritte, decorazioni e tanto altro.
Ogni docente (o quasi) ha la propria aula, che rispecchia il proprio metodo d’insegnamento: quindi un professore più legato al vecchio metodo avrà banchi semplici, disposti a coppie o a file, con aule tradizionali, mentre un professore che ha abbracciato l’innovazione e che si è fatto travolgere dal cambiamento avrà completamente stravolto il suo modo d’insegnare rendendo così la sua aula colorata e piena di materiale utile agli studenti per ripassare e per spiegare.
Ogni aula ci parla di quello che andremo a fare: quella di spagnolo è piena di cartellini dove ci sono colorate regole grammaticali e alfabeti, quella di storia e geografia è ricca di cartelloni, linee del tempo e carte geografiche, quella di scienze ha strumenti e armadi carichi di materiali per affascinanti esperimenti, quella di arte è interamente decorata dai disegni degli alunni e dovunque si trovano materiali per sbizzarrirsi e creare.
Si chiamano “aule immersive” e la cosa ci entusiasma, almeno quanto il sentirsi liberi di andare e venire tra un’aula e l’altra. Dicono che il movimento migliorerà anche il nostro apprendimento, che ne gioverà anche la nostra intelligenza. Noi ovviamente, siamo fiduciosi!