ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado 2 Giugno di La Spezia (SP) - 2C

Sostenibilità e nuove povertà

Salvaguardia, tutela del territorio, sviluppo e lotta alle disuguaglianze. E anche contro lo spreco alimentare

Sostenibilità: condizione di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione attuale senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri obiettivi. Povertà: stato di indigenza che consiste in un livello di reddito troppo basso per permettere la soddisfazione di bisogni fondamentali nonché in una inadeguata disponibilità di beni e servizi di ordine sociale, politico e culturale. Leggendo queste definizioni fornite dalla Treccani, la sostenibilità e la povertà possono apparire difficili da comprendere.

Nella società attuale il possesso di denaro e la continua ricerca di arricchimento sono l’interesse principale della comunità, basti pensare a grandi aziende, multinazionali e multimilionari che sfruttano il territorio e le sue risorse danneggiando i paesi meno agiati obbligati a sotto-stare alle loro regole. La nostra generazione ha iniziato a sentir parlare più spesso e concretamente di sostenibilità durante le lezioni di educazione civica, in cui i nostri insegnanti ci hanno spiegato i principi programmatici dell’Agenda G30. Ecco ciò che ognuno di noi può concretamente fare per condurre uno stile di vita sostenibile. Par-tiamo con la lotta contro lo spreco di cibo.

Ogni anno centinaia di tonnellate di cibo finiscono nella spazzatura perché indesiderato o perché scaduto. Come evitare gli sprechi? Anzitutto tenere d’occhio la data di scadenza dei prodotti e consumarli prima di altri. Se si pensa di non volerli più e sono ancora sigillati, por-tarli alla Caritas locale donandoli a chi non può procurarsi il cibo. Se si ha già aperto un pacchetto di merendine che senso ha acquistarne e quindi aprirne un secondo? Combattere gli sprechi in nome della solidarietà è il principio motore delle raccolte alimentari. Secondo aspetto: scegliere prodotti locali a km zero. Frutta e verdura a km zero sono la scelta green: riducono le emissioni di CO2 legate al trasporto promuovendo la filiera corta garantendo un diretto sostegno all’ economia locale dei piccoli produttori. Se fino a poco tempo fa parlare di sostenibilità, spesa solidale, di concreti aiuti anti spreco mandavano la nostra mente a posti lontani in via di sviluppo dove lotta alla povertà e alla malnutrizione sono i bisogni primari, dal 2020 abbiamo iniziato a toccare con mano il fenomeno della povertà prendendo coscienza che può riguardare tutti, ma proprio tutti, anche chi lavora in collaudate aziende che dall’oggi al domani hanno visto rivoluzionare completamente il proprio lavoro. Ecco che prende vita il fenomeno dei «nuovi poveri«. Chi si cela dietro questa triste definizione? Semplicemente l’uomo qualunque.

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