ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

La guerra alle porte dell’Europa

L’analisi delle cause che hanno determinato l’invasione dell’Ucraina e le conseguenze per il popolo

VIAREGGIO Negli ultimi mesi tutto il mondo si è ritrovato davanti agli occhi un orrore come la guerra che si pensava superato e lasciato al passato. In questo articolo andremo a parlare di dove, come, quando e perché questa guerra si è sviluppata. Durante la notte tra il 23 e il 24 febbraio, il presidente della Russia Vladimir Putin attaccò l’Ucraina di sorpresa impedendole di difendersi e fece entrare carri armati in territorio ucraino. Ma perché? Iniziamo dicendo che i territori ucraini sono pieni di risorse come carbone, petrolio e metalli vari.

In più, ci sono territori ucraini pieni di “separatisti”, ovvero persone che non si sentono di appartenere alla popolazione ucraina, parlano la lingua russa, hanno il passaporto russo, cultura russa…Perciò Putin ha “sentito il dovere” di riconquistare quei territori. Infatti, questo conflitto era più che prevedibile e affonda le sue radici in un periodo molto più lontano, quando nello scorso secolo Russia e Ucraina facevano parte dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (abbreviato nella sigla URSS), che ora non esiste più. Quella situazione ha permesso una grande mescolanza tra i due popoli, favorita dalla geografia dell’Ucraina, che è una sterminata pianura priva di confini naturali e per questo soggetta a facili invasioni. I separatisti russi sono da alcune generazioni stanziati nella parte orientale del paese e sostengono che, da quando l’Ucraina ha proclamato la sua indipendenza nel 1991, le loro condizioni di vita siano peggiorate. Da qui è nato l’atto di formazione delle Repubbliche Popolari indipendentiste di Donetsk e Lugansk, riconosciute come indipendenti da Putin senza accordi con altri.

In realtà, il conflitto era già nato nel 2014, quando il popolo di Kiev si ribellò contro l’allora presidente Victor Janukovyc, amico e alleato dei Russi, perché aveva escluso l’opzione di entrare a far parte dell’Unione Europea, l’esatto opposto di ciò che la popolazione voleva; infatti, essa creò scontri e manifestazioni per cacciare il presidente, con successo. La Russia rispose riprendendosi l’intera penisola della Crimea, situata a sud dell’Ucraina. Dopo qualche tempo, Putin e il nuovo presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, fecero degli accordi per far tornare le terre ribelli all’Ucraina in cambio di una loro maggiore autonomia, accordi che non sono mai stati rispettati e sono definitivamente saltati con l’invasione da parte della Russia dello scorso 24 febbraio.

Questa guerra sta durando così tanto perché Putin non si aspettava una tale resistenza da parte dell’avversario. Quali sono le prospettive? La guerra continua a combattersi strada per strada e necessaria è la strada dei negoziati tra i due Stati in conflitto. Però la situazione della popolazione civile sta diventando terribile a causa delle stragi.

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