Alla scoperta del parlamentino
Democrazia e partecipazione si imparano a scuola. Ecco come funziona l’elezione dei candidati
Il progetto del parlamentino caratterizza la scuola Tintori, un progetto originale che prende vita a Prato proprio nel nostro Istituto. Ma in cosa consiste? Consiste nell’organizzare un organismo di rappresentanza degli studenti all’interno della scuola, il parlamentino appunto. E’ una forma di democrazia rappresentativa ancora poco diffusa nelle scuole secondarie di primo grado. È un’esperienza che avvicina i ragazzi al concetto di «rappresentanza» ed all’impegno in prima linea. È inoltre un’esperienza molto formativa che fa crescere personalmente chi la sperimenta. Affinché l’azione del parlamentino sia efficace è importante che tutti gli studenti, anche i non eletti, partecipino attivamente, portando idee e contributi. Un valore aggiunto del progetto è che negli ultimi anni è cresciuta la partecipazione dei nostri compagni non italofoni: alcuni si sono candidati e sono stati eletti. Ma come funziona il parlamentino? All’inizio dell’anno scolastico, in ogni classe seconda e terza – un anno hanno partecipato al progetto anche le classi prime, ma l’esperienza non fu molto efficace e non fu ripetuta – viene presentato il progetto e chiesto agli studenti chi è disponibile a candidarsi. Trovati i candidati in ogni classe si procede con una reale elezione. Gli eletti devono essere quattro per classe, due maschi e due femmine, due delegati e due sostituti. Ogni ragazzo che decide di candidarsi, ha la possibilità di creare un proprio volantino per la «campagna elettorale». Tutti i volantini vengono esposti nell’agorà così che ogni studente possa valutare le proposte dei candidati e decidere chi votare. Dopo l’elezione, ogni mese, i 24 eletti, si ritrovano per parlare dei problemi della scuola e di nuove proposte. A partire da quest’anno, due alunni, un maschio e una femmina, scelti dai delegati di tutte le classi – elezioni di secondo livello – rappresentano il nostro istituto nel neonato consiglio comunale dei ragazzi di Prato insieme alle altre scuole.
Le idee proposte non sempre vengono accolte o subito concretizzate: un esempio è la domanda riproposta più volte dagli studenti di avere una biblioteca, che però non è ancora attuata. Tra le esperienze significative nella storia del parlamentino la collaborazione alla redazione di un giornale della scuola, nato nel 2011 e intitolato “Boom”, coordinato dalla professoressa Biondi. Anche quest’anno il parlamentino ha curato le iniziative per il Giorno della Memoria: siamo stati felici che il 30 marzo il sindaco di Prato Matteo Biffoni, sia venuto, insieme all’assessore alla pubblica istruzione Ilaria Santi, in visita alla mostra ed abbia consegnato a tutti i ragazzi del parlamentino un attestato di merito.