ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Istituto Suore Mantellate di Pistoia (PT)

La celiachia, un pericolo per molti

Incontro con l’Aic, l’associazione di riferimento per chi ne soffre. Ecco che cosa evitare a tavola

Nella nostra scuola è venuta una rappresentante dell’associazione italiana celiachia per tenere un incontro con le classi prima e seconda media su questa malattia sempre più diffusa nella popolazione. Durante questa lezione abbiamo scoperto che la celiachia si può presentare come malattia autoimmune o come intolleranza alimentare al glutine; in entrambi i casi, «se viene ingerito il glutine», si sviluppa una malattia cronica all’intestino tenue, che tende ad attaccare e distruggere i villi intestinali (protuberanze presenti nell’intestino che aiutano la digestione e l’assorbimento del cibo).

È possibile verificare la celiachia in un soggetto attraverso esami ematici (anticorpi antitransglutaminasi ed antiendomisio) o biopsia duodenale(EGDS). Le cause della celiachia sono la genetica o l’ingestione prolungata di glutine, in soggetti già a rischio; altri fattori ambientali, come sesso, farmaci, infezioni, gravidanza o chirurgia possono, però, influenzare la manifestazione dell’intolleranza. I sintomi tipici della celiachia sono gastrointestinali, ma si possono manifestare anche disturbi al sistema riproduttivo, all’apparato scheletrico, alla tiroide, al sangue, al fegato, alla mucosa orale ed alla pelle (può degenerare anche in alopecia).

La celiachia può rivelarsi in tutte le età, sia nell’infanzia, che nell’età adulta; il sesso femminile è più predisposto. Questa malattia, che si va via via diffondendo sempre più, nel 2019 contava circa 225.000 persone affette solo in Italia.

Il glutine è una proteina composta da glutenine e gliadine, presente in parecchi cereali (frumento, orzo, farro, kamut, spelta, segale, triticale, frik-grano egiziano, greunkern, seitan, bulgur, couscous); dal punto di vista nutrizionale non è indispensabile, in quanto povero di amminoacidi, ma è molto utilizzato nelle industrie per la sua capacità di tenere bene insieme gli impasti. Per questo motivo il glutine è, dunque, impiegato come additivo in salumi, sughi e salse, gelati e confetture.

È fondamentale che, tanto nelle produzioni industriali quanto in cucina, alimenti contenenti glutine non siano lavorati nelle vicinanze dei prodotti per celiaci per non creare contaminazioni pericolose. Di quest’incontro ci è piaciuta molto la chiarezza e la semplicità con le quali sono stati affrontati temi difficili; ci hanno colpiti, invece, la diffusione della malattia in Italia e nel mondo e che l’unica terapia possibile, efficace e sicura ad oggi sia una dieta priva di glutine.

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