ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria di Camporgiano di Camporgiano (LU)

Amicizia sovrana, anche nel fantasy

Il racconto che ci fa viaggiare in uno strano paese con la professoressa “Toccalegno“ e il burattino Andrea

Amicizia e fantasy, due mondi straordinari che possono andare felicemente a braccetto come accade in questa storia che vi rappresentiamo con grande piacere.

La professoressa Toccalegno immediatamente trasforma Andrea in un burattino con il naso che si allunga, e già ora è assai cresciuto per la bugia detta. Lei aveva frequentato in età scolare una scuola di magia, “Amicus Vulcanus”, sulla siciliana isola omonima, e Merlino l’aveva trasformata in burattino. Un giorno, infatti, nella scuola un alunno che amava giocare con le bambole, le chiese aiuto e lei rispose “ Nooo… perché sei diverso e strano. Non ti voglio proprio come amico”. Da allora tutto quello che toccava si trasformava in legno, anche le sue pietanze vegetariane; una volta dovette mangiarsi la zuppa di legno centrifugato!. Se voleva ritornare ad essere una bambina normale doveva essere amica di tutti. Si impegnò ad esserlo e Merlino la ritrasformò, dandole anche il potere di tramutare in burattino chi raccontava bugie.

Nell’isola, il Vulcano eruttava tutte le volte che veniva infangata l’Amicizia e la scuola era a rischio di pietrificazione. Un silenzio di tomba piomba sulla classe, uno dei gatti neri passa attraverso la finestra e “FFF..Grrr” mostrando le unghie affilate e il pelo ritto, balza sul banco di Andrea e gli dice“ Che sia l’ultima volta!”, e svanisce nel nulla. Solo Lea lo vede trasformato in un bambino di legno, ma gli altri solo che si muove rigidamente come se fosse ingessato. Lui si sente strano, chiede di andare in bagno e allo specchio si vede burattino, si spaventa ed inizia ad urlare. “E’ quello che ti meriti per aver mentito!!” scrisse una lingua di fuoco sul vetro. “Drrriiiinn” suona la campanella dell’uscita e i due, sconvolti per l’accaduto, si rendono conto che entrambi hanno visto cose strane e iniziano a parlare.

Andrea dice “Lea ma tu sei stata in bagno stamattina? Ma quello specchio ti sembra normale?”, “Mah! Sai sinceramente no.. mi è apparsa una scritta infuocata” risponde lei; “Pure a me!!!” dice lui. “Allora i sospetti sulle strane cose che succedono nella scuola sono veri!!”afferma Lea. “ Ma tu come mi vedi?”, “Ti vedo burattino” conferma lei. “Eppure gli altri non mi hanno detto niente, come mai?” e chiede a Tommaso che era con loro “Noti qualcosa di strano in me?”, e Tommaso dice “Ti vedo un po’ rigido sembri un baccalà”. Tutti corrono a casa a prepararsi per la festa, manca solo un’ora. Sono le 21, l’Aula Magna inizia ad affollarsi, mancano: Giulia, Elisa e Tommaso. Alessandro pensa “ Ma anche se non arrivano potremmo iniziare la festa ugualmente ci fanno ritardare !!!”.

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