ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Anche gli animali hanno diritti

Un futuro sostenibile passa anche dal rispetto degli animali e dell’ambiente

Per troppo tempo gli animali non hanno avuto nessun diritto e non hanno ricevuto nessuna protezione. Venivano considerati oggetti privi di emozioni e coscienza. Nel 1978 c’è stata una prima importante svolta. Nella sede dell’Uvenne sottoscritta la Dichiarazione per i Diritti degli animali che si proponeva di riconoscere loro dei diritti fondamentali. Dopo anni, l’8 Febbraio 2022 è stato approvato dal Parlamento italiano il cambiamento di due articoli della costituzione: il nono e il quarantunesimo con l’introduzione della tutela degli animali e della biodiversità. Si tratta di una vittoria importante, anche se la strada da fare è ancora lunga. Infatti oggi, a causa dell’uomo, tante specie animali sono a rischio estinzione. Sono vittime del bracconaggio, dell’inquinamento, della deforestazione, dell’innalzamento delle temperature, dell’agricoltura intensiva. Secondo alcuni studiosi stiamo assistendo alla sesta estinzione di massa. I dati dell’International Union for Conservation of Nature segnalano che oggi sono a rischio estinzione 31.000 specie. Stiamo diventando la macchina da guerra che distrugge la propria patria.

Per salvaguardare la biodiversità, non dobbiamo proteggere solo l’orso polare, la tigre, il rinoceronte di Giava ma anche l’orso marsicano, in Abruzzo, di cui restano soltanto 50 esemplari.

Spesso, infatti, gli animali subiscono maltrattamenti anche nel nostro paese, anche se da diversi anni gli animali d’affezione sono protetti da alcune leggi. Basti pensare al fenomeno dell’abbandono: nonostante questo reato sia punito con l’arresto fi-no a un anno o con una multa fino a 10.000 euro, secondo le stime della Lega Antivivisezione ogni anno in Italia sono abbandonati in media 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. Alcuni di questi randagi finiscono in canili lager, dove sono stipati in gabbie anguste, in recinti sovraffollati, con poco cibo e vietati all’accesso di volontari e adottanti. Anche gli animali da pelliccia vivono una vita poco dignitosa: alcune indagini mostrano immagini di animali uccisi nelle camere a gas.

Questi sono casi di abusi e maltrattamenti che la legge punisce da diversi anni, ma che continuano a prodursi. Parlando con le volontarie della Lav venute nella nostra scuola, abbiamo capito, che un maltrattamento può nascondersi anche nelle cose che possono sembrare futili.

Un collo di pelliccia, sì, ma anche un pesce in una boccia, o un cavallo da corsa addestrato ad eseguire sempre e solo i nostri ordini. La modifica della costituzione è quindi un enorme passo avanti verso la società del futuro e per i nostri amici che hanno, come noi, il diritto di vivere una vita dignitosa.

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