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Migrazioni, un fenomeno storico

Lo studio e le caratteristiche degli spostamenti tra Stati, continenti e regioni. Le regole e le criticitĂ 

Con il termine migrazione si fa riferimento allo spostamento di una persona o più di frequente di un gruppo, dal luogo di origine ad un’altra destinazione, uno spostamento legato molto spesso a motivi di carattere economico, politico, ambientale, bellico o umanitario.

I flussi migratori non sono di certo un fenomeno che scopriamo oggi; è sufficiente fare riferimento al secolo scorso per notare come milioni di cittadini europei, provenienti da Gran Bretagna, Germania, Italia e dalla penisola scandinava, abbiano attraversato l’Atlantico per raggiungere il Nord America, in particolare gli Stati Uniti. In Siria, Libia, Marocco, Africa subsahariana, Cina, est Europa, ancora oggi, ogni anno, milioni di persone abbandonano la propria casa (e le proprie famiglie) per andare alla ricerca di un futuro migliore all’interno dei confini dell’Unione Europea.

In questi ultimi anni il Parlamento Europeo, superando contraddizioni e momenti di tensione, ha lavorato molto per rendere più efficaci i controlli alle frontiere e migliorare le norme, allo scopo di garantire un trattamento civile sia per coloro a cui viene riconosciuto lo status di rifugiati o di richiedenti asilo, sia che si tratti di immigrati clandestini, la cui permanenza sul suolo europeo non è ufficialmente autorizzata.

Dati alla mano, oggi l’Italia è uno tra i Paesi in Europa più interessato dal fenomeno delle migrazioni; stando a quanto rivelato dall’ultimo censimento, nel 2020 il nostro Paese contava più di 5 milioni di residenti stranieri, circa l’8% della popolazione, di cui il 15% è attualmente disoccupata, mentre solo il 21% ha una casa. Tra coloro che trovano un’occupazione, inoltre, le cronache di questi ultimi anni ci raccontano storie di sfruttamento e di lavoro non retribuito.

Non mancano, ovviamente, anche intorno a noi esempi positivi di inclusione, persone pienamente inserite nel tessuto sociale che danno il proprio contributo al benessere della collettività. C’è poi anche chi, con caparbietà e determinazione, hanno saputo andare oltre i classici stereotipi del sentire comune, ottenendo importanti risultati in vari campi della vita civile.

Citiamo fra gli altri lo scrittore italiano, di origine senegalese, Pap Khouma, autore tra gli altri del celebre «Io, venditore di elefanti», Alaa Arsheed, talentuoso musicista siriano, il poeta Clirim Muca e Ainom Maricos, presidente della comunità eritrea a Milano.

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