ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado F. Mazzei di Poggio a Caiano (PO) - 3D

Insieme per migliorare il mondo

I giovani e il volontariato internazionale: ecco una mappa delle associazioni dove ci si può impegnare

Vi siete mai chiesti cosa significhi prendersi cura del nostro futuro? Per farlo dobbiamo prima di tutto migliorare la realtà presente e, a guardarsi intorno, il lavoro non manca! Ma da dove partire? Spendere una parte del proprio tempo in attività di volontariato ci sembra un buon inizio per diffondere buone pratiche e migliorare se stessi. Si tratta di un percorso che ogni persona può intraprendere fin da giovane ed è una tappa che dovrebbe far parte del cammino educativo di ogni ragazzo. L’uscita dal lockdown, per molti giovani, ha significato soprattutto la possibilità di recuperare la libertà di muoversi, di incontrarsi e divertirsi insieme, ma uscire di nuovo ci ha fatto anche capire che “andrà tutto bene”, il messaggio di speranza del periodo buio, si potrà realizzare solo con l’impegno di ciascuno di noi. Chi fa volontariato può contribuire ad un futuro migliore offrendo solo una piccola parte del proprio tempo libero.

Ci sono molte associazioni che i giovani possono scegliere, secondo le preferenze e gli interessi personali: l’ambiente, gli animali, i bambini, le persone anziane, gli eventi per raccoglie-re fondi da destinare alla beneficenza. Sono tutte opportunità per crescere, acquisire nuove competenze, sentirsi parte di una comunità e avere esperienze di vita significative, imparando al tempo stesso cose che possono essere utili nella vita.

Se cominciamo guardando vicino a noi, potremo domani andare lontano e fare grandi cose, come le migliaia di persone che lavorano per le più importanti associazioni internazionali di volontariato: Greenpeace, Amnesty International, Unicef, Save the Children, Terre des Hommes, Emergency, Medici senza frontiere e molte altre.

I loro obiettivi sono tutti importanti: curare, proteggere l’ambiente e incoraggiare le persone a cambiare abitudini; difendere e promuovere i diritti umani nel mondo quando libertà, verità, giustizia e dignità sono negate; assicurare ai bambini le migliori condizioni di partenza nella vita; fornire soccorso sanitario a persone in tutti i luoghi del mondo in cui il diritto alla cura non è garantito. Per preparaci a grandi imprese, alleniamoci nelle associazioni presenti sul nostro territorio: mettiamo alla prova sul campo i nostri talenti, condividiamo le esperienze e impariamo da chi sa già fare cose nuove per noi, abituiamoci a fidarci l’uno dell’altro, sviluppiamo la nostra autostima. Il volontariato ha il potere di trasformare non solo il mondo e le persone che lo ricevono, ma chi lo fa!

 

Le parole che la rappresentano meglio sono quelle di Madre Teresa: «Non possiamo sempre fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande cuore». E di cose, Amatafrica, una Onlus che opera nelle zone più povere del Rwanda, ne ha fatte e continua a farne.

Nelle loro visite in questa parte dell’Africa, dove sono dislocate le 3 missioni di Cyeza, Muhura e Rambura, i volontari si inoltrano nelle zone più lontane dal villaggio, dove si trovano le famiglie più indigenti. Lì, con una cifra per noi modesta, circa mille euro, riescono a costruire una casa in muratura, che resiste alle intemperie stagionali, responsabili della distruzione di molte capanne. I lavoratori vengono reclutati sul posto, in modo da offrire opportunità di occupazione. Particolare attenzione viene data alla salute e alla formazione dei bambini: l’associazione offre supporto economico alle strutture sanitarie locali e finanzia il percorso scolastico dei piccoli, fino ai gradi più alti, con fondi per gli studenti universitari. Si tratta, in sostanza, di un aiuto concreto in una zona del mondo dove ciò che per noi è poco, per loro è un tesoro inestimabile. Nella foto: Irumana Ganza Prince, 9 anni, è uno dei due bambini che la scuola Mazzei sostiene da quest’anno, ed è con un volontario di Amatafrica.

 

Anche noi ci siamo dati da fare per contribuire in modo concreto ad aiutare gli altri. La nostra scuola, infatti, si impegna da anni a raccogliere fondi attraverso un mercatino allestito annualmente con oggetti realizzati da noi stessi o recuperati tra le tante cose che nelle nostre case rimangono inutilizzate. Con il ricavato siamo riusciti ad aiutare di-versi bambini e AMATAFRICA ci ha permesso di comprendere quanto poco basti per cambiare la vita di qualcuno che è nato nella parte meno fortunata del mondo. Come ci ha detto Vitaliano Vagli, volontario dell’associazione, le adozioni a distanza servono a garantire cibo, acqua e un percorso di studi completo, che culmina con la «Scuola dei Mestieri», dove i ragazzi possono imparare a svolgere il lavoro che gli permetterà di vivere.

Quando gli chiedono come si sente quando vede il risultato del suo impegno, risponde che non è lui ad aiutare questi ragazzi, ma sono loro a renderlo felice di aver scelto questo percorso: la gioia che vede nei loro occhi quando li incontra e le loro manifestazioni di affetto valgono molto più di qualsiasi premio.

 

La pagina è stata realizzata dagli studenti della della classe 3D della scuola «Filippo Mazzei» di Poggio a Caiano.

Questi i nomi dei cronisti in classe: Giulia Anselmi, Christian Arrighini, Shabnam Baldini, Thomas Basso, Giulia Bessi, Dario Cillo, Ginevra Desii, Matilde Faloci, Emma Giordano, Alessandro Gradi, Massimiliano Grassi, Francesco Iura, Chiara Marzaro, Leandro Mati, Dario Monni, Gabriele Nuti, Viola Pieraccini, Clarissa Piras, Flavia Raugei, Aurora Riccio, Giacomo Rosini, Andrea Rossi, Diego Solaini, Antonio Suella.

La coordinatrice-docente tutor che segue i ragazzi nella realizzazione delle pagine per il campionato di giornalismo è la professoressa Tiziana Mottola, il dirigente scolastico è il professor Alessandro Lattanzi.

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