ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Leonardo Da Vinci di Montevarchi (AR) - 5C

Inclusione: una strada difficile

In giro nel quartiere per scoprire quali sono le difficoltà delle persone con disabilità motoria

In classe abbiamo studiato l’articolo 3 della Costituzione italiana che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Questa è una parte importante, secondo noi, della carta costituzionale perché stabilisce che tutti, ma proprio tutti, abbiamo gli stessi diritti: oltre ogni diversità tutti dobbiamo essere inclusi.

Proprio in merito all’inclusione, abbiamo letto il libro “Dove ti porta un bus” dell’autrice Anna Lavatelli che ha catturato molto la nostra attenzione. Nel testo si parla di un bambino di nove anni di nome Manolo che, per il quarto anno di scuola primaria, si trasferisce in una nuova città dove incontra nuovi compagni.

Tra questi c’è Lucilla, una sua coetanea che è in sedia a rotelle.

Dopo una diffidenza iniziale, Manolo e Lucilla diventano amici. Lui si rende conto delle difficoltà che la compagna, sia per la sua disabilità e sia perché lui stesso si trova, a causa di un incidente, temporaneamente sulla sedia a rotelle, affronta ogni giorno, anche solo per andare a scuola.

Il lavoro svolto su questo libro e lo studio fatto dell’articolo della Costituzione ci hanno fatto riflettere tanto, abbiamo avviato attività e discussioni in merito.

Ci siamo chiesti: davvero i diritti di inclusione e pari opportunità sono garantiti? Se capitasse a noi di trovarci in quella situazione di disabilità fisica, riusciremmo a camminare per strada agilmente e senza alcun pericolo? Per rispondere a queste domande abbiamo fatto un giro per il quartiere, di Montevarchi, intorno alla scuola.

Provando ad immaginare di camminare su una sedia a rotelle, abbiamo osservato che, in alcuni tratti, le persone con disabilità fisica devono affrontare diversi ostacoli. Molti parcheggi riservati alle persone disabili sono occupate da macchine che non espongono l’apposito tagliandino; molti marciapiedi non sono a norma per l’attraversamento della strada perché all’altezza delle strisce pedonali non ci sono discese che favoriscano il passaggio della sedia a rotelle; alcuni veicoli sono in sosta sulle strisce pedonali.

Inoltre, sui marciapiedi ci sono delle buche pericolose che renderebbero difficoltosa, se non impossibile, la circolazione di ruote e pali che stringono il passaggio.

Abbiamo riflettuto sul fatto che togliendo gli ostacoli di qualsiasi genere si abbattono anche le differenze. Sappiamo che non è facile, che la strada è difficile, ma è giusto provarci.

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