ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria I grado Dante Alighieri di Grosseto (GR) - Gruppo Giornalino

Un piccolo diario, grandi speranze

Dagli scritti di Anna Frank un messaggio che tutti devono comprendere: mai più sofferenze e ingiustizie

GROSSETO Lo scorso 27 gennaio tutti noi studenti della «Dante Alighieri» siamo andati al cinema per assistere alla visione del cartone «Anna Frank e il diario segreto», che racconta non solo la storia del libro, ormai conosciuta in tutto il mondo, ma anche del suo diario che, ai giorni nostri, prende vita e la cerca, diventando una dolce ragazzina con i capelli rossi e tante lentiggini.

Vedere questo film è stata un’occasione in più per conoscere meglio il diario di Anna, la sua storia, la Shoah; attraverso le vicende dei giovanissimi protagonisti, in cui ci siamo immedesimati, abbiamo potuto riflettere sui problemi attuali, ma anche su sentimenti che sperimentiamo ogni giorno, come l’amicizia e l’amore.Quel regalo con la copertina a scacchiera rossa, che ricevette per il suo tredicesimo compleanno, cambierà per sempre la vita di Anna: lì scrive delle sue emozioni, della sua vita fuori e dentro l’alloggio segreto. Il diario diventa la sua migliore amica a cui confida tutto e che la aiuta a passare i momenti più tri-sti e difficili della clandestinità; per questo gli diede anche un nome, Kitty.

Il film inizia proprio con l’immagine dell’amica immaginaria di Anna, che prende vita nella Amsterdam dei nostri giorni, rompendo la teca in cui era custodito il diario. Quando è all’interno della struttura è invisibile, maquando la lascia tutti possono vederla.

Kitty non sa che la sua amica è morta da più di 75 anni, così la cerca nello spazio e nel tempo, leggendo il diario tramite il quale affiorano i ricordi passati, fino al momento in cui arriva alla tomba di Anna a Bergen-Belsen.

Nello stesso periodo conosce e si innamora di un ragazzo, tramite il quale scopre che anche al giorno d’oggi ci sono discriminazioni e guerre che obbligano le famiglie ad abbandonare i propri Paesi di nascita; quindi, cercherà di diffondere un messaggio di solidarietà, schierandosi dalla parte dei più deboli.

E questo è senza dubbio il messaggio del film. Infatti, detto con le parole di Kitty, «Anna non ha scritto il suo diario per essere commemorata, ma perché si salvino più vite possibili».

Per questo è importante non solo ricordare, ma impegnarsi ogni giorno per far sì che ci siano sempre meno ingiustizie attorno a noi, per aiutare chi ha bisogno, come i profughi che fuggono dalle guerre e che tutti i giorni o quasi sbarcano disperati sulle nostre coste.

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