Oggi la cronaca la facciamo noi
Gli studenti di Colfiorito si sono improvvisati giornalisti “veri“ ed hanno usato tutti i ferri del mestiere

Oggi siamo qui a giocarci una partita importantissima: la finale del Campionato di Giornalismo. Ventiquattro scuole, tra febbraio e marzo, hanno lottato per aggiudicarsi la vittoria ed ora in sei sono passate alla fase clou del campionato: gli ultimi scontri diretti. Sono già scesi in campo San Paolo e San Sisto, Passaggio di Bettona e Montone, e adesso tocca a noi: “Foligno 5” vs “Primaria Gabelli”. La squadra di Colfiorito schiera i suoi diciotto titolari e un prestito inaspettato della Primaria.
Per portare a casa l’ambito trofeo ci siamo allenati da giornalisti. A caccia di notizie. E la notizia ci è letteralmente rimbalzata davanti agli occhi. Mentre eravamo in piazza a riscaldarci a biliardino, abbiamo sentito una gran botta: un incidente stradale. Era la notizia che cercavamo per fare goal! Così l’abbiamo proposta al mister e in classe abbiamo preparato la tattica di gioco, assegnato i ruoli e testato lo schema. Tutta la nostra pluriclasse è scesa in campo, cercando di fare squadra e di dar vita ad una gara sprint. Bella e appassionante. Puntando proprio sul giornalismo. Da manuale, ci siamo chiesti le domande fondamentali, cui deve rispondere qualsiasi articolo di giornale: le cinque “W” del Giornalismo anglosassone: “Chi?”(Who), “Che cosa?” (What), “Dove?” (Where), “Quando?”(When), “Perché?”(Why) e abbiamo costruito il nostro gioco. In fondo anche l’allenatore chiede: “Chi lo marca quello?”, “Che cosa aspetti a passarla?”, “Dove vai? Mettiti in barriera!”, “Perché non gli corri dietro?”. In realtà il giornalismo italiano aggiunge anche un’altra domanda: “Come?”, ma volendo scrivere un pezzo di cronaca ci siamo fermati a cinque. E il risultato è questo: “Venerdì 31 Marzo 2023, all’incrocio che porta all’abitato di Colfiorito, si è verificato un incidente stradale tra due macchine, che procedevano in direzione opposta. La Punto di S.L., proveniente da Foligno, non si è fermata allo stop ed è andata contro la Panda di M.V., che aveva la precedenza.
Sul posto è stata chiamata l’ambulanza, ma per fortuna nessun ferito grave.” Alcune notazioni a bordo campo: nel pezzo ci sono solo le iniziali dei nomi delle persone coinvolte nell’incidente, a tutela della loro privacy.
Per dimostrare che era tutto vero, poi, abbiamo anche fatto delle foto, evitando così il fuorigioco: le immagini centrano subito l’obiettivo… Il nostro esordio è stato molto interessante: la prima volta da veri giornalisti! E ci siamo divertiti a raccontare un episodio successo “in casa”.
Ora giochiamo la partita vera e propria. Siamo pronti. Il fischio d’inizio ci dà il via, il tifo di Colfiorito ci sostiene e l’arbitraggio è di altissimo livello: che vinca il migliore!
Il ballo è una cosa molto importante e un po’“pazzerella”(per divertirci). Quindi ci siamo chiesti: “Come è cambiato il ballo nel corso del tempo?” e “Quali erano i balli di una volta?” I balli antichi si potevano svolgere sia in coppia che in gruppo.
I balli di coppia potevano essere: Liscio, Rumba, Cha Cha Cha, Jive, Samba, Valzer, Mambo e il famosissimo Tango. Si ballavano tra maschio e femmina ed erano più sensuali. Balli di gruppo, invece, potevano essere: la Quadriglia, il Twist, il Surf e l’Hully Gully e si ballavano ovviamente in gruppo. Balli moderni I balli nuovi si svolgono da soli, più comunemente col cellulare su un’applicazione chiamata “Tik Tok”, e molto spesso si muovono solo le braccia. Invece, quando si balla al di fuori dell’app, c’è un genere comunemente usato da tutti: il “Twerk” su canzoni “Reggaeton”. Ma qual è lo stile più di moda? Lo stile di ballo più utilizzato è l’“Hip hop”. In entrambi i casi, però, si ballano anche i sottogeneri: Trap o Rap, Pop, Pop rock o Punk pop e il genere “Neomelodico”. Noi pensiamo che i balli di oggi ci rispecchino di più, ma che ci siamo anche persi qualcosa: il divertimento in gruppo dei nostri nonni.
Per far vedere la differenza tra il Giornalismo anglosassone e quello italiano abbiamo scritto anche una versione inglese del nostro articolo di cronaca. Sempre basandoci sulle cinque “W”(Question words) del modello d’Oltremanica, ovviamente. Utili sia per rispondere alle stesse domande che si pone il lettore sia per superare l’eventuale “blocco del foglio bianco” dell’autore. Ecco, quindi, la versione tradotta da noi: “Friday 31 March 2023 at the cross road, that leads to the small town of Colfiorito, has happened a car accident between two cars, that came from opposite directions. The Punto of S.L., that came from Foligno, didn’t stop at the stop sign and hit the Panda of M.V., that had the priority.
There weren’t any injured.” Con una breve ma significativa differenza: abbiamo tolto nell’ultima frase “per fortuna”. Un’esclamazione che usiamo sempre, ma che in questo caso sarebbe stata “di troppo”, perché esprime, comunque, il parere del giornalista sul fatto. E il Giornalismo anglosassone fa dell’accuratezza, della brevità e della chiarezza i suoi punti fermi, dividendo nettamente tra notizia e opinione.
Garanzia, questa, di autenticità e libertà.
Scuola media “Foligno 5”, Belfiore-Foligno-sez. staccata di Colfiorito. Dirigente: Alessia Marini. Insegnanti tutor: Monica Falso, Laura Polidori Gli studenti della pluriclasse I-II-III D: Abou El Farah Mohammed, Alessandri Giuseppe, Anselmi Christian, Bachiorrini Daniele, D’angelo Nicol, De Santis Simone, Ferri Sofia, Girolami Eleonora, Girolami Tommaso, Laabid Rayan, Maggi Gloria, Mendez Taveras Eleazar, Migliorini Daniel, Migliorini Matilde, Novellino Alessia, Santoni Serena, Testa Federico, Verde Marco. Classe II scuola primaria: Nicol D’Angelo.