Grande notizia: è scomparso il bullismo!
Ecco le regole per non stare al ’gioco’ di chi agisce in un certo modo perchè in fondo è un debole
“Nelle scuole nessuno critica più l’aspetto delle persone, nessuno prende in giro chi ha idee diverse dalla propria, le persone sensibili possono piangere ogni volta che ne hanno voglia e nessuno si prende gioco di loro”. A noi bambini della 5B piacerebbe molto che domani, sui giornali e alla Tv venisse data una notizia del genere: significherebbe che la specie umana avrebbe raggiunto un nuovo grande traguardo. Purtroppo, per adesso, tutto ciò non è ancora accaduto e i racconti di persone derise perché considerate “diverse”, sono ancora molto numerosi e crudeli. E’ accaduto poco più di un anno fa, nel parco pubblico del nostro paesino, che un ragazzino di dodici anni è stato aggredito, insultato, preso a calci e sputi da due quindicenni. Ma questa è solo la punta di un iceberg perché noi bambini, leggendo in classe molti racconti di episodi di bullismo che si verificano a scuola, nello sport e anche per le strade, ci siamo resi conto che il bullismo non appartiene ad una classe sociale o ad una sola fascia di età.
Bisogna essere chiari: lo scherzo non è bullismo, non lo è quando sia la vittima che chi fa il dispetto o la battuta ne ridono insieme, lo diventa quando diventa così pesante che chi lo riceve si rattrista, non riesce a controbattere e ne soffre. E’ un fenomeno che può colpire chiunque. In qualunque periodo della vita, dall’infanzia all’età adulta, cambiano solo i luoghi e ci siamo resi conto che ci sono degli aspetti comuni che appartengono alla maggior parte delle vittime: la vittima in genere è più giovane o comunque meno esperta del carnefice, la persona che viene presa di mira di solito non reagisce, non chiede aiuto e si isola; spesso la persona bullizzata si convince che, in fondo, chi lo offende un po’ di ragione ce l’ha. Anche il bullo, in genere, presenta questi aspetti: è una persona insicura che cerca di mettere in risalto i difetti degli altri per nascondere i propri; che nasconde la sua fragilità si nota anche dal fatto che agisce in gruppo; molte volte il bullo agisce per invidia: prende di mira chi sa fare meglio di lui in un campo specifico, ridicolizzando le sua capacità. Dopo queste considerazioni, noi della 5B abbiamo anche convenuto che se fossimo noi ad essere bullizzati: è meglio non reagire alle provocazioni; dobbiamo chiedere aiuto ai coetanei o agli adulti in cui abbiamo fiducia. Nel caso in cui vedessimo, invece, un atto di bullismo nei confronti di altre persone: dovremmo non rimanere indifferenti, chiamare qualcuno che possa aiutare la vittima a difendersi. Un’ultima raccomandazione per tutti: non stare al gioco dei bulli, non farsi coinvolgere e trascinare nei loro “giochetti sporchi” perché il branco non vince!
Stamani, in classe, abbiamo preso due mele che apparentemente sembravano davvero uguali. Però avevano due storie diverse: una era stata colta dall’albero e portata a scuola nelle cassette della frutta, tutti l’hanno ammirata perché era sana e matura e un bambino se la sarebbe portata a casa per mangiarsela a merenda; l’altra era stata trattata male, è caduta diverse volte per terra ed è stata rimessa nella cassetta in malo modo. Dalla buccia sembravano uguali, ma appena le abbiamo sbucciate ci siamo accorti che, dentro, sotto la buccia , erano molto diverse: quella trattata male era tutta ammaccata e non sarebbe più tornata sana come prima.
Con questo piccolo esperimento abbiamo capito che, come la pera trattata male, anche le persone che vengono denigrate e prese in giro dai bulli, pur cercando di far finta di nulla e non dare peso a ciò che subiscono, dentro sono “ammaccati”, feriti e queste ferite se le porteranno sempre dentro di loro anche se cercano di non mostrarlo agli altri.
Noi, bambini della classe quinta della scuola primaria, siamo andati in questi giorni in visita alla scuola secondaria di primo grado che ci ospiterà dal prossimo settembre accompagnandoci nel nostro percorso scolastico per i prossimi tre anni: abbiamo conosciuto i professori, la scuola, le classi e…gli studenti! L’edificio è molto più grande a quello a cui noi siamo abituati e la palestra è davvero uno spettacolo, i professori cominciano ad esserci simpatici perché stiamo imparando a conoscerli attraverso i vari incontri che abbiamo fatto durante l’anno , ma…ci preoccupano i ragazzi più grandi di noi, di cui sappiamo ben poco e che, probabilmente, non ci faranno mancare qualche battutina spiritosa o qualche dispetto ! Ecco perché con le nostre maestre abbiamo deciso di fornire a tutte le classi con cui condivideremo la scuola secondaria da settembre un “manuale di istruzioni” affinché capiscano che qualsiasi loro iniziativa di bullismo avrà delle pesanti conseguenze su ciascuno di noi. Vi mostriamo alcune foto dei lapbook che porteremo nei prossimi giorni nelle classi della scuola secondaria di primo grado.
Insegnanti: Lisa Pratesi, Elisa Caciagli, Lucia Cavicchi, Giulia Dell’ Agnello, Sonia Caminiti , Giulia Scapigliati, Silvia Benedettini, Elena Scardina e Elena Franchi .
Alunni: Jacopo Berrighi, Sofia Cappelli, Aurora Corsi, Flavia Coviello, Marco Falcioni, Emma Franceschini, Emanuele Giacani, Eleonora Giancaterino, Ester Gjoshe, Piro Gjoshe, Irene Longhitano, Caterina Macchioni, Bianca Mazzarano, Tommaso Panerati, Daniel Panicucci, Sandy Petricci, Marco Pirrone, Marika Sannino, Matteo Simonelli, Jiang Zhou.