ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Primaria Giusti di Ponsacco (PI) - 5A

Tecnologia? No divieti, riflessioni!

L’utilizzo del web nel bene e nel male. Usiamolo con la consapevolezza di saper gestire bene il nostro tempo

I giovani della nostra generazione, definiti «nativi digitali», usano Internet quotidianamente per giocare ai videogiochi, guardare i social, fare acquisti, studiare, socializzare con i pari. I videogiochi sono uno svago per la mente e anche un modo per stare con gli amici, anche se a distanza. Noi acquistiamo prodotti online per avere il comfort di restare a casa e riceverli velocemente… Usiamo Internet per studiare sugli e-book, fare ricerche, cercare il significato di parole che non conosciamo, vedere video e documentari per approfondire gli argomenti di studio e partecipare alle video lezioni.

Per svagarci comunichiamo a distanza attraverso piattaforme messaggistiche come whatsapp o seguendo gli influencer. Osserviamo però anche alcuni effetti negativi provocati dall’eccessivo utilizzo di strumenti tecnologici all’interno del-le famiglie. Per darvene una prova, abbiamo riflettuto sui comportamenti di alcune sorelle e fratelli e abbiamo capito che la tecnologia «colpisce» tutti, a qualsiasi età. Dalle interviste fatte ad alcuni compagni sono emerse soprattutto preoccupazioni per i loro fratelli. Un bambino ha parlato della sorella di quattro anni attratta in modo esagerato da alcuni video. Un altro compagno ha riferito che la sorella di tredici anni è così tanto presa dai social da distrarsi nello studio e per tale motivo i genitori utilizzano un’applicazione per controllare meglio questo comportamento.

Uno dei rischi del mondo digitale è quello di allontanarci dagli amici, dalla scuola, dallo studio, dallo sport e dalla famiglia. Insomma… dal mondo vero! L’uso della tecnologia ti può isolare dal mondo esterno perché, divertendoti, ti fa perdere la cognizione del tempo che passa, per non parlare dei rischi che un’esposizione eccessiva può provocare alla salute, come bruciore agli occhi, sovreccitazione, disturbi del sonno. Questo tempo «rubato» si potrebbe gestire liberamente magari trascorrendolo con le persone che amiamo, ecco perché secondo noi è importante imparare ad utilizzare bene questi strumenti.

A tale proposito può essere da esempio la citazione trovata nel web «Sono rimasto per qualche ora senza connessione internet e ho conosciuto delle persone stupende qui a casa, dicono di essere la mia famiglia». Con l’uso sbagliato di Internet…non si aspetta più! Nel passato i nostri nonni, per ricevere una lettera dovevano aspettare diversi giorni, oppure per comprare un giornale erano costretti a raggiungere l’edicola e magari, nel tragitto, incontravano un amico e scambiavano due chiacchiere. Oggi basta cliccare un tasto.

Tutto ciò è veloce, ma toglie il gusto dell’attesa.

 

Abbiamo intervistato la dottoressa Irene Gotti del progetto di ascolto scolastico «L’insostenibile invisibilità» del Comune di Ponsacco, gestito dalla cooperativa Arnera.

Come vivi il mondo digitale? «Benissimo! Mi piace, lo vivo con curiosità e spesso ne parlo con i ragazzi».

Sei contenta del tuo lavoro? «Sì! Faccio il lavoro più bello del mondo». Hai conosciuto bambini vittime di cyberbullismo? «Sì, un po’ più grandi di voi. Alcune erano aggressioni verbali da parte di sconosciuti. Altri erano stati presi di mira nelle chat da persone che conoscevano».

Ti sono mai capitati casi in cui i ragazzi hanno avuto delle reazioni esagerate? «In alcuni casi la reazione esagerata è stata un campanello che ci ha fatto capire che c’era un problema. Nella maggior parte dei casi, grazie anche alle insegnanti o ai compagni, siamo arrivati prima e siamo riusciti ad evitare queste reazioni».

Se tu avessi un figlio, a che età gli faresti usare internet? «Ho un figlio di sei anni e gli ho messo dei paletti perché ogni età ha le sue scoperte, anche su internet».

Come affrontare il cyberbullismo se succedesse a noi? «La prima cosa che va fatta è dirlo a qualcuno di cui vi fidate».

 

Il 14 febbraio del 2023, alcune classi quinte dell’Istituto comprensivo Niccolini di Ponsacco si sono recate al teatro «don Meliani» per partecipare all’incontro «Interconnettiamoci… ma con la testa», promosso dall’associazione dei Lyons Club Pontedera Valdera. Durante l’incontro i presidenti Laura Spisni e Fausto Lazzereschi, insieme alle relatrici Monica Mariani e Monica Monachini, hanno spiegato ai bambini come navigare in sicurezza e hanno esposto quali rischi si possono incontrare sulla rete. È emersa l’importanza di fare attenzione ai dati personali messi in rete perché potrebbero essere oggetto di truffe.

I bambini sono stati messi in guardia sui pericoli nei quali possono incorrere parlando con persone sconosciute e sono stati sensibilizzati sul fenomeno del cyberbullismo. I bambini sono stati sollecitati a riflettere sulle conseguenze negative che possono derivare da tale fenomeno soprattutto in relazione allo stato emotivo della «vittima» che si può sentire isolata, emarginata e depressa. I bambini hanno anche compreso la necessità di aiutare i compagni qualora li vedano coinvolti in una di queste situazioni.

Classe 5^A, Primaria Giusti, Istituto Niccolini Ponsacco: Davide Amati, Pietro Cacciapuoti, Giulia Calabrese, Manuel Cantin, Dalia Chatibi, Leonardo Corucci, Samuele Di Paola, Asia Donofrio, Andrea Esposito, Dante Fabiani, Samuele Falchi, Giuseppe Favorito, Lorenzo Guiducci, Kristian Hilaj, Pietro Marinai, Andrea Molinari, Alberto Novelli, Antonio Rizzo, Angela Sabatino, Agata Salcioli, Anita Salzano, Elisa Schintu, Chiara Turini, Antonio Zanfardino. Docenti tutor Chiara Agabiti, Francesca Montagnani, Silvia Capannini, Lorella Migliarini, Luca Benvenuti. Dirigente scolastica Floriana Battaglia.

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