ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Busoni di Empoli (FI) - 2F - 2G - 2H

Erasmus, nuovi orizzonti e opportunità

I giovani, in un presente sempre più smart e tecnologico, esplorano ciò che c’è al di là della propria nazione

Già nei primi anni di scuola i bambini sono abituati a confrontarsi con lingue e culture diverse dalla propria, per ampliare non solo le conoscenze, ma anche il bagaglio personale. Proprio per questa ragione negli ultimi tempi sono state incentivate le esperienze scolastiche all’estero, che rappresentano una grande fonte di accrescimento culturale per un ragazzo molto giovane.

Il progetto Erasmus rappresenta un’opportunità per arricchire il mondo della scuola. Rientra in una progettualità scolastica di crescita e formazione delle future generazioni in contesti di apertura che facilitano lo sviluppo integrale degli alunni e delle alunne offrendo uno scambio interculturale. Nato nel 1987, su proposta della Commissione Europea, è l’acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students,il programma di mobilità studentesca dell’Unione Europea. Se fino a qualche tempo fa queste esperienze erano possibili soltanto per i ragazzi che frequentavano l’università, oggi le cose sono decisamente cambiate.

Dal 2014, il progetto è diventato Erasmus Plus ampliando la possibilità dei giovani di viaggiare. Anche gli studenti delle scuole secondarie, come è accaduto ai nostri compagni delle classi terze, possono frequentare un periodo di studio all’estero, naturalmente tenendo conto del proprio percorso disciplinare e delle proprie attitudini. In genere, tali esperienze coinvolgono gli studenti che hanno un’età compresa tra i 13 e i 30 anni e si possono svolgere in vari periodi dell’anno scolastico.

I vantaggi sono innumerevoli: l’Erasmus offre agli studenti la possibilità di crescere a livello personale, consente di imparare nuove lingue, conoscere nuove culture. Così come per le amicizie, il progetto riesce ad arricchire il nostro bagaglio di conoscenze grazie al fatto di essere «catapultati» in realtà diverse con nuove usanze e tradizioni che potranno integrarsi nel nostro quotidiano insegnandoci che il «Bello» esiste anche altrove.

Quando si aderisce all’Erasmus, bisognerebbe parlare bene la lingua del paese ospitante per riuscire a farsi capire dai compagni con cui facciamo lo scambio. A volte, però, capita che la lingua non sia fluente e la paura di non essere capaci possa prendere il sopravvento. In realtà, il contatto con gli altri porta ugualmente benefici concreti in breve tempo. Vivere, inoltre, per un periodo in un paese straniero, lontano da genitori e amici, aiuta a imparare a superare i problemi da soli, dandoci la possibilità di mettersi in gioco e avere più fiducia in noi stessi.

 

Claudia Heimes, traduttrice e guida turistica, si occupa d’iniziative legate al gemellaggio tra Empoli e St. Georgen.

Che cos’è l’Erasmus? «È uno scambio tra studenti europei che soggiornano nelle famiglie, visitano le scuole, partecipano ad escursioni».

Lei è tedesca, ma è stata consigliere comunale a Vinci e assessore a politiche giovanili e scuola. Com’è stato possibile? «Sono cittadina europea, posso essere eletta a livello locale e partecipare alla vita politica».

Che ruolo ha nell’organizzazione dell’Erasmus? «Dal 1997, quando ero lettrice di tedesco alle Superiori, collaboro nella fase preparatoria, contatti e programmi».

Fa parte anche dell’Aned, ha conosciuto empolesi che sono sopravvissuti a Mauthausen? «Sì, Saffo Morelli ed Edo Nencioni. Erano molto giovani quando furono deportati nel marzo del 1944, avevano 16 e 14 anni. Al ritorno si sono impegnati raccontando gli orrori vissuti. Quest’anno gli studenti parteciperanno alla commemorazione della liberazione del campo il 5 maggio.

Chi partecipa a queste esperienze torna cambiato, ecco perché è necessario impegnarsi. Ragazzi, il mondo non è perfetto e dobbiamo costruire pace e fratellanza tutti insieme».

 

Dal 5 al 10 marzo, 34 alunni delle classi terze della scuola Busoni, che si sono distinti per merito e comportamento, hanno partecipato allo scambio culturale con la città austriaca di St. Georgen. Gli alunni sono stati accompagnati dalle docenti Neri, Montermini e Colosi.

St. Georgen è gemellata con il Comune di Empoli. Gli alunni so-no stati ospitati da famiglie austriache di cui hanno assaporato usi e costumi. Diverse le esperienze che hanno vissuto: le attività nella scuola e la visita al campo di Mauthausen. Una passeggiata per Vienna e lo sport sulla neve. Ciò che più ha colpito l’attenzione dei ragazzi è stata la cura per l’ambiente e le scuole attrezzate per l’attività motoria e l’informatica, con spazi dedicati alla socializzazione.

«Ci portiamo a casa il piacere di aver conosciuto nuovi amici che ospiteremo qui ad Empoli a maggio e di aver praticato le diverse lingue che studiamo a scuola. Conoscere altri Paesi europei favorisce un clima di pace, arricchisce il nostro bagaglio culturale e abbatte il pregiudizio», dicono i nostri compagni di scuola che hanno partecipato all’esperienza in Austria.

Pagina realizzata da tre classi della Secondaria Busoni. 2^ F: Agostinacchio, Angioli, Arrighi, Castellacci, Barros, Cavallini, Cavazza, Crispino, Degl’Innocenti, Federico, Ibrushi, Kurti, Lakbuichy, Lin, Mancini, Marginean, Owie, Ristori, Rofi, Rosati, Santinelli, Sbrollini, Sica, Singh. 2^ G: Benzaki, Cai, Castelli, Catanzaro, Chand, Cocchini, Dani, Davidson, Di Girolamo, Di Pede, Ezzekraoui, Grosso, Gruia S., Gruia J., Hoxha, Ji, Koranteng, Lin, Lupi, Morriello, Rehman, Sollutrone, Sorrentino, Stafuka, Yang. 2^ H: Alviani, Bellandi, Brihmani, D’Ambrosi, Deng, Faccini, Fanciullacci, Janelidze, Kapllani, Leporatti, Lin, Mazzocchi, Mendoza, Mossù, Navarrete, Prosperi, Rondini, Sacchetta, Salvadori, Terziani, Xia, Xu, Zheng. Docenti tutor Roberta Doveri, Maria Luisa Lazzeri, Laura Primavera.

Dirigente scolastica Maria Anna Bergantino.

Votazioni CHIUSE
Voti: 53

Pagina in concorso