ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Bartolena di Livorno (LI) - 1A

Dall’Ucraina padre Yurii Machalaba

Ad un anno dall’inizio della guerra gli studenti invitano a scuola il parroco della chiesa Greco Cattolica

Il 16 marzo gli studenti della IA dell’IC Bartolena di Livorno hanno invitato il parroco della Chiesa Greco Cattolica Ucraina di via Guerrazzi.

Ad un anno dal catastrofico evento della guerra, gli studenti hanno sentito il bisogno di sentire dalla viva voce di Padre Yurii come evolve la situazione sia in Ucraina che nella Comunità presente nella nostra città.

Padre Yurii ci parli di lei…

«La Chiesa Greco Cattolica Ucraina è presente nella nostra diocesi da quattordici anni.

All’inizio c’erano 1100 persone, dopo l’inizio della guerra sono saliti a 2500 e nella nuova sede offerta dall’ex Istituto delle suore Venerini, hanno ricavato una cappella dedicata a san Vladimiro. Sono venuto qui a Livorno da Roma nel 2020 per completare i miei studi, in Ucraina avevo già studiato per sette anni; in seguito sono venuto a Livorno. Sono sposato, ho una bimba di 4 anni e da quasi 4 anni sono prete».

Chi ha lasciato in Ucraina? «Ho tutta la mia famiglia molto numerosa, pensate che ho dodici zii! Ho anche due fratelli, di cui uno, medico».

Come è stato imparare la nostra lingua? Cosa le piace dell’Italia? «Imparare l’italiano non è stata una cosa semplice però l’Italia, e in particolar modo la cucina italiana, mi piacciono molto. Adoro la pizza e la pasta. In Ucraina abbiamo tante zuppe».

Come aiutare i suoi connazionali in Ucraina? «Potete pregare. Pregare che finisca presto la guerra e che ci sia la pace».

La scuola in Ucraina che caratteristiche ha? «In Ucraina abbiamo due cicli scolastici: il primo, corrispondente alle vostre elementari, è frequentato dai bambini che hanno dai 6 agli 11 anni e c’è un unico insegnante per classe; il secondo, le superiori, è frequentato dai ragazzi che hanno dagli 11 ai 18 anni. E poi abbiamo l’Università, 5 anni».

Qual è il suo sport preferito? «Mi piace molto il nuoto, la pallavolo, il basket e anche il calcio.

Quali i suoi progetti futuri? «Per ora rimarrò qui in Italia a Livorno, poi chissà…».

 

La Chiesa Greco Cattolica Ucraina è nata nel 988 grazie al re pagano Vladimiro nipote della regina Olga che invece era cristiana, che decide di convertirsi e di rendere cristiano il regno facendo battezzare il maggior numero dei sudditi. Nel 1596 i Vescovi decidono di unirsi alla Chiesa latina e ottengono da Roma di poter celebrare con il rito orientale. II nome di Chiesagreco-cattolica ucraina fu dato nel 1774 da parte del governo Austro-ungarico e dall’imperatrice Maria Teresa per distinguere la Chiesa ucraina dalla Chiesa Romana e Chiesa armeno-cattolica.

La parola “greco” nel titolo della Chiesa indica la tradizione liturgico-teologica cioè la Chiesa di rito bizantino; e la parola “cattolica” afferma che la Chiesa ucraina è nella comunione con il Vescovo di Roma. Attualmente le Chiese Orientali sono 23 e quella greco cattolica ucraina è la più grande con 7 milioni di fedeli; la più piccola è in Sicilia nella Piana degli albanesi con 50.000 anime.

Il capo della Chiesa é Sua Beatitudine il Patriarca Sviatoslav (Shevchuk).

La sede patriarcale è a Kyiv.

Molti preti greco cattolici sono sposati.

 

San Vladimiro e Santa Olga: i protettori dell’Ucraina San Vladimiro nacque intorno al 958 ed era di origine variega; dall’attuale Scandinavia. Governò la Rus di Kiev dal 980 al 1015, l’anno della sua morte. Nel 988, si sposa con la principessa bizantina Anna, aprendosi da allora all’influenza della civiltà di Bisanzio e convertendo tutto il suo popolo. Diventò molto misericordioso verso gli ammalati e i mendicanti, mandava i suoi servi a distribuire pane, pesce, carne e miele ai bisognosi. La sua festa si celebra il 15 luglio.

Santa Olga nacque nell’890 nei pressi di Pskov da un capo variego. Si sposò con Igor, il principe di Kiev e quando nel 955 si recò a Costantinopoli per stringere accordi militari e commerciali, si convertì al cristianesimo ortodosso prendendo il nome di Elena. Al suo ritorno a Kiev, si adoperò nella diffusione del cristianesimo di rito bizantino ma non ci riuscì e neppure a convertire suo figlio Svjatoslav, ormai Gran Principe di Kiev; ci riuscì soltanto suo nipote Vladimiro qualche anno dopo.

Santa Olga morì nel 969. La sua festa si celebra l’11 luglio.

Alessia Andolfi, Alessio Caffo, Ambra Contaldi, Aurora Di Fraia, Alessandro Fabozzi, Massimo Joseph Fanciulli, Gabriele Fai, Bianca Ferrari, Ginevra Lenzi, Nicola Mazza, Manuel Mazzotta, Rosamartina Messana, Davide Moscatiello, Marta Paoletti, Francesco Puccinelli, Kibir Puccini, Emanuele Sabia Karen Strazzabosco, Carolina Ulivieri, Daniel Viola.

I docenti Roberta Panaro Monica Leonetti Giulia Barbarello

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