Smart city, la città del futuro
La comunità urbana intelligente assicura e migliora la qualità della vita del cittadino e dell’ambiente
Di smart city o “città intelligente“, si parla da anni, ma spesso il termine è utilizzato in modo vago o improprio, senza una vera e propria conoscenza specifica dell’argomento. Ma cosa sono davvero queste città innovative? Un sogno, una visione utopica o qualcosa di concreto che viene già applicato? Il concetto di smart city si è evoluto nel tempo con la rapida evoluzione delle tecnologie, dei processi di digitalizzazione e delle mutevoli esigenze delle città. Organizzazioni, istituzioni e centri di ricerca hanno dato varie definizioni di questo concetto, ognuno privilegiando una o più prospettive.
Forse ci aiuterà a chiarire la definizione dell’Unione europea : «Una smart city è un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese. Una città intelligente va oltre l’uso delle tecnologie digitali per un migliore utilizzo delle risorse e minori emissioni. Significa reti di trasporto urbano più intelligenti, impianti di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti migliorati e modi più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici. Significa anche un’amministrazione cittadina più interattiva e reattiva, spazi pubblici più sicuri e un migliore soddisfacimento delle esigenze di una popolazione che invecchia». La smart city è, quindi, una città che gestisce le risorse in modo intelligente, mira a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente, ed è attenta alla qualità della vita e ai bisogni dei propri cittadini.
Le smart city sono caratterizzate da un elevato livello di connettività e tecnologia ma troviamo anche ampi spazi verdi, il traffico è più fluido ed è possibile praticare una mobilità sostenibile fatta di bike sharing, car sharing e auto ibride o elettriche. Il concetto di città intelligente va quindi oltre le sole innovazioni tecnologiche e racchiude in sé un nuovo modo di vedere la realtà urbana, incentrato sul benessere dei cittadini e sull’efficienza energetica.
Varie ricerche, infatti, hanno dimostrato che un luogo di questo tipo è in grado di offrire una serie di benefici, fra i quali l’aumento dei livelli di salute di chi vi risiede, una riduzione dell’inquinamento, maggiori possibilità di lavoro e anche un ritorno in termini di guadagno finanziario.
Il rapporto tra Italia e smart city è ancora agli inizi, fanno eccezione pochi casi di alcune città più grandi come la nostra città di Firenze. Con lo sviluppo dello Smart City Plan, uno strumento di programmazione che offre una visione coordinata della vita urbana dal punto di vista architettonico e urbanistico, di infrastrutture e mobilità, di efficienza energetica e sostenibili-tà ambientale, di dimensione sociale della convivenza civile, Firenze si conferma smart city d’Italia. Il capoluogo toscano e l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) infatti hanno firmato a maggio 2022 un protocollo per la promozione della mobilità aerea avanzata, ovvero l’utilizzo di droni e veicoli elettrici a decollo verticale per il trasporto di persone, merci e farmaci.
Il progetto, come ha spiegato il sindaco Dario Nardella, è far volare i droni sopra Firenze entro i prossimi tre anni. Secondo ICity Rank, ricerca di Fpa (società del gruppo Digital360) che esamina ogni anno la trasformazione digitale dei territori, oltre a Firenze, l’altra smart city è Milano, che si conferma prima in Italia come città più digitale, seguita da un gruppo di città a pari merito: Bergamo, Bologna, Cremona, Modena, Roma e Trento.
Alla base dello sviluppo di una smart city deve esserci lo sviluppo sostenibile: rispetto dell’ambiente circostante, utilizzo corretto delle risorse naturali ed efficienza energetica sono gli obiettivi da raggiungere. Si parla così di smart environment: ecco che abbiamo provato a cercare alcune semplici app che possano che provano ad aiutar-ci. Alcune tra queste sono la semplicissima Junker, app che aiuta a fare la raccolta differenziata in maniera semplice, veloce e senza errori; Too good to go, app che permette al cittadino di acquistare una magic box alimentare con l’invenduto del giorno o la più complessa Green League, app di giochi all’educazione ambientale realizzata con la consulenza scientifica di Legambiente. L’evoluzione tecnologica del terzo millennio ha portato grandi vantaggi ma ha causato anche la produzione di campi elettromagnetici da sorgenti artificiali, esponendoci ogni giorno a radiazioni elettromagnetiche. Chissà che prima o poi la stessa tecnologia porterà alla realizzazione di un’app che possa aiutare a ‘ripulire’ completamente la casa da queste onde. Se tutto ciò accadesse, che nome potremmo dare a questa? Clean House potrebbe essere la risposta.