ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Toniolo di Pisa (PI) - 1A

L’emergenza idrica in Italia e Toscana

Le conseguenze del cambiamento climatico: una situazione allarmante. Calore anomalo e siccità

La nostra classe ha affrontato il tema della siccità ormai un problema allarmante uno dei prezzi che paghiamo per il cambiamento climatico. Dobbiamo prepararci ad una realtà nuova caratterizzata dalla riduzione della disponibilità idrica che negli ultimi trenta anni ha registrato un calo del 19% rispetto al trentennio 1921-1950.

Dai dati stimati nelle nostre ricerche l’Istituto superiore per la protezione e la Ricerca Ambientale rivela che già il 28% del territorio italiano riporta già segni evidenti di desertificazione in particolare Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e ampie aree del Sud.

Questi dati ci impongono di cambiare comportamento, ponendo rimedi agli errori del passato a cominciare dagli sprechi e dalle perdite della rete di distribuzione delle case e a ridur-re il fabbisogno di acqua in agricoltura che utilizza oggi circa il 60% delle risorse di acqua disponibile. Invece di intervenire sugli effetti si deve intervenire sulle cause attraverso una strategia ad ampio raggio che dovrebbe avere un adeguato piano di adattamento ai cambiamenti climatici.

L’estate del 2022 è stata una delle più calde dell’ultimo secolo e a causa delle elevate temperature e la siccità, le riserve dell’acqua potabile e 1/3 delle falde acquifere nel mondo si stanno esaurendo.

Lo scorso anno l’Italia e la Toscana sono state colpite da luglio a settembre da ondate di calore con temperature di 1/3 superiori alla media.

La carenza idrica è stata amplificata dalle ondate di calore anomale registrate che hanno toccato i 40 gradi, nel periodo in cui la media delle temperature si aggirava di norma intorno ai 28 gradi.

Nel nord Italia e nel bacino del Po la mancanza d’acqua è arrivata a livelli critici e di razionamento, in Toscana negli ultimi sei mesi le precipitazioni sono diminuite in media di un terzo e la forte siccità di questo 2022 svela una situazione a macchia di leopardo.

Le aree del territorio della regione più critiche si sono rilevate in Maremma, Val Di Cornia, l’Isola d’Elba come nell’ entroterra della Versilia e della Lunigiana dove quest’anno è caduto il 40% in meno di pioggia.

La situazione è andata meglio sull’asse servito dall’Invaso di Bilancino, da Firenze a Prato passando da Pistoia e la zona del Chianti, che grazie all’attenta gestione di questa diga ha permesso di contenere una buona parte delle precipitazioni che si è riempita fino al 96%, un livello che ha permesso di rilasciare i giusti quantitativi di acqua per mantenere il flusso vitale dei fiumi e per mettere in sicurezza dalla siccità per i prossimi mesi estivi.

 

Le scarse precipitazioni degli ultimi mesi hanno sollevato il problema della carenza di acqua e della siccità nella nostra regione, così in vista dell’estate è opportuno seguire delle regole affinché non si disperda un bene prezioso considerato l’«Oro blu del 2000». La riduzione delle riserve idriche è dovuta non solo alle condizioni climatiche sfavorevoli, ma anche alle scorrette abitudini dei consumatori. La Regione Toscana ha avviato una campagna di comunicazione e uno spot video curato da «Fondazione Sistema Toscano», per sensibilizzare i cittadini su un tema di vitale importanza: «Le 10 regole per tutelare un bene che è origine di vita, l’Acqua». Quando si lavano denti, capelli o ci insaponiamo chiudere il rubinetto; privilegiare l’uso della doccia limitando lo spreco; diminuire il tempo della doccia; lavare frutta e verdura in un contenitore; ottimizzare i carichi della lavatrice e della lavastoviglie e fare lavaggi brevi; raccogliere l’acqua piovana per gli usi più diversi tipo giardini e fiori; effettuare una regolare manutenzione ai rubinetti e alle valvole; applicare i riduttori di flusso ai rubinetti per risparmiare fino a 6 mila litri all’anno; lavare l’auto con un secchio o all’autolavaggio dove riciclano e riusano l’acqua; chiudere il rubinetto centrale se ci si assenta per lunghi periodi.

 

Il 22 marzo è la giornata mondiale dell’acqua introdotta dall’Onu nel 1993 alla Conferenza di Rio De Janeiro. La giornata mondiale dell’acqua «Water World Day» si celebra il 22 marzo e nasce proprio per ricordare come l’acqua sia un diritto fondamentale per tutti, oltre che un bene prezioso minacciato dagli sprechi e dall’innalzamento della temperatura e i cambiamenti climatici. Non è così strano che a breve a causa della siccità alcune zone del mondo diventeranno del tutto inabitabili, ed è per questo che ci dobbiamo impegnare e considerare l’acqua un bene prezioso da tutelare perché da esso dipende il nostro futuro. Il tema di quest’anno è accelerare il cambiamento per risolvere la crisi idrica mondiale al momento però siamo lontani da raggiungere l’obiettivo fissato per lo «svilupposostenibiledell’agenda2030» ovvero «Acqua per tutti». Non dobbiamo sottovalutare anche l’inquinamento delle falde acquifere, quello fluviale e dei corsi d’acqua che si traducono in un danno ingente e un enorme rischio per gli esseri viventi, per l’agricoltura e per l’ambiente stesso. E’ necessario occuparsi della manutenzione dei corsi d’acqua.

Questa pagina è stata realizzata da: Massimiliano Altimare, Virginia Bandettini, Vittorio Bandettini, Olimpia Bernieri, Enea Bitri, Mattia Cocchia, Letizia Crescenzi, Sara Cuomo, Alessandro Del Duchetto, Isabel Domi, Filippo Guerrini, Zakhar Hrekuliak, Shoiti Marshia Islam, Ernest Koleci, Lorenzo Longo, Pietro Melai, Genny Nare, Liana Lozadze, Diletta Raffaelli, Md Raihan, Elisa Roberti, Tommaso Scicchitano, Luca Signoretta, Bocar Papa Sow, Gabriele Varegliano, Virginia Venturini Dirigente scolastica: Teresa Bonaccorsi Docenti Tutor: Ophelie Gauthier, Lara Macchia, Maria Rita Arcangeli

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