ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Bandi di Gavorrano (GR) - Redazione

Ecco la scuola che vorremmo

Pareti più colorate, spazi dove sederci per chiacchierare e anche il giardino da utilizzare come aula

Con la professoressa di Italiano ci siamo chiesti come vorremmo che fosse la scuola, non solo in generale, ma proprio la nostra, la scuola media «Bandi» di Gavorrano. Andiamo per ordine: la scuola per noi è il luogo dove si impara a stare insieme rispettandoci l’uno con l’altro, anche se non ci lega un particolare sentimento d’affetto; il luogo dove si impara a lavorare insieme condividendo successi e insuccessi. Cinque ore al giorno per sei giorni è molto tempo. Alcuni di noi si conoscono fin dalla Scuola dell’Infanzia, pertanto hanno creato legami importanti che sicuramente dureranno. A scuola, in classe, la nostra è la 1C, si vivono momenti di gioia, di divertimento, di puro terrore a volte, ma lo casa importante è riportare a casa ogni giorno un ricordo da condividere magari a tavola con la famiglia, magari per evitare di parlare dell’insufficienza presa in un compito! La scuola è anche luogo fisico.

fatto di aule, laboratori, corridoi, scale, bagni e a proposito di questi è buffo che alcuni compagni chiedano spesso di andare in bagno come se fosse un luogo di divertimento che chiaramente non è, ma abbiamo pensato comunque di renderli spazi più gradevoli, dipingendo le pareti con disegni da noi realizzati e utilizzando colori che piacciono a noi. I nostri corridoi sono molto ampi e luminosi, intervallati da scale e gradinate, eh sì perché la nostra scuola si snoda su 4 piani ma non uno sopra l’altro come ci si aspetterebbe, ma sembra quasi che l’uno scivoli sull’altro creando spazi che portano ad altri spazi e se non stai attento all’inizio ti ci puoi perdere. Noi, per valorizzare questi ampi spazi comuni, vorremmo colorare anche le pareti di scale e corridoi e ci piacerebbe che lasciassero usare colori e pennelli alle studentesse e agli studenti. Abbiamo pensato che una scuola colorata possa essere più accogliente, più divertente, più adeguata ad accogliere per tante ore al giorno tutti i giorni ragazze e ragazzi. Non dimentichiamo poi gli arredi! Quanto ci piacerebbero angoli con poltrone e pouf morbidi e colorati dove rilassarci; i professori ci hanno detto che presto tutto questo inizierà ad essere realtà, in effetti alcuni murales già sono stati realizzati, arredi colorati sono presenti in alcuni spazi, la palestra è tutta nuova con grandi canestri e parete morbide e azzurre. Ci piacerebbe una scuola amata e non odiata, con meno regole, dove noi studentesse e studenti si possa gestire il nostro tempo, dove si possa studiare anche in mezzo alla natura o per lo meno all’aperto, per questo chiediamo di poter sfruttare di più gli spazi che abbiamo all’esterno.

 

La scuola è tante cose e quella che vorremmo ci dovrebbe permettere di cantare, suonare, ballare, saltare e divertirci e non solo studiare, ci dovrebbe far sentire liberi di esprimerci e aiutare a credere nei nostri sogni. La nostra scuola da qualche tempo prova a farlo, permettendoci di restare con in nostri compagni, con compagni di altre classi e di età diverse oltre l’orario canonico che ci vede impegnati dalle8 alle 13. In alcuni giorni della settimana restiamo a pranzo, a scuola, in attesa degli insegnanti che danno vita al progetto «ScuolAperta», coinvolgendoci in lezioni di spagnolo, di danze latino-americane,facendocicorrere dietro al pallone da basket o saltare sotto la rete del campo di pallavolo e non è finita qui! Si può scegliere di imparare a suonare il sassofono, la tromba o le percussioni e provare a cimentarsi con tutti gli strumenti per capire cosa ci piace veramente. Il venerdì possiamo fare teatro e per dare un tocco di autenticità a quanto stiamo facendo, l’attività si svolge in un teatro vero, il Teatro comunaledi Gavorrano! Non potevano mancare i corsi di creatività artistica, durante i quali liberiamo le emozioni con forme, colori, carte colorate, pennelli, matite e tutto ciò che lo spirito creativo ci suggerisce. Questa è la scuola che vogliamo.

 

L’impatto che l’attività sportiva ha sui giovani è ampiamente sottovalutato e lo è ancora di più se si considerano gli effetti positivi, in termini di riabilitazione e recupero della socializzazione; lo sport e il gioco, oltre a diffondere i valori della solidarietà, della lealtà, del rispetto della persona e delle regole, che sono i princìpi fondanti di ogni società sana, sono straordinari strumenti per costruire competenze trasferibili in altri contesti di vita.

Le attività del laboratorio creativo mirano a stimolare la fantasia come percorso personale di ciascuno, come scambio di idee, di apprendimento e di integrazione sociale. I partecipanti sonocoinvoltinellascopertadell’arte quale unione di teatro, musica e danza attraverso la preparazione e realizzazione di uno spettacolo. La musica collabora con lo sviluppo cognitivo, psicomotorio, affettivo, sociale ed estetico. L’espressione musicale aiuta a sentire, vivere e comprendere e gestire le emozioni. Le attività manuali permettono di collaborare e usare la creatività, favoriscono l’integrazione perché sfruttano un linguaggio universale, quindi ‘fare’ arte favorisce anche la conoscenza tra studenti di Paesi e lingue diverse.

La pagina è stata realizzata dagli studenti Bracciali Emily, Chelgoum Yahya, Cot Alessio, Credendino Luigi, Di Vilio Lia, El Machkouri Amal, Grusca Danu, Hurskyi Yuriy, Lacalamita Michele, Maule Adele, Miniri Abdul Muhsin, Oliva Aurora, Romani Chiara, Roncalli Giulia Dea, Rondelli Noemi, Spada Alice, Spanu Antonio Maria, Venturi Noemi.

Docenti tutor Michela Tocci e Irene Buzzegoli, dirigente scolastico Carlo Maccanti.

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