Spazio alla “Green Community“
Come valorizzare la vocazione rurale e turistica della Garfagnana, intervista all’onorevole Raffaella Mariani
Abbiamo incontrato la vicepresidente dell’Appennino nazionale tosco- emiliano, onorevole Raffaella Mariani, per farci spiegare meglio il concetto di Green Community della Garfagnana. Onorevole, in cosa si caratterizza questo progetto? “La Green Community ha un’evidente vocazione rurale e turistica. L’agricoltura rappresenta un tratto fortemente identitario del nostro territorio, come confermano le produzioni Dop (Denominazione di origine protetta) della farina di neccio e Igp (Indicazione geografica protetta)del farro e dal buon numero delle imprese agricole. Le produzioni rispecchiano la volontà di conservare la biodiversità e le tradizioni secolari. L’obiettivo di Garfagnana greenland è quello di dar vita ad uno sviluppo integrato sui temi della salvaguardia dell’ambiente che faccia del territorio della Garfagnana un’area attrattiva per una nuova residenzialità e per lo sviluppo di attività economiche in grado di portare stabilmente sul territorio giovani, imprese, ricercatori e professionisti e tutti coloro che operano sui temi della sostenibilità”. Che territorio comprende? “Coincide con quello dei 14 Co-muni dell’Unione Garfagnana per una superficie di 549 Kmq ed ha una popolazione di circa 26 mila unità. E’ presente una vasta proprietà pubblica dei boschi che per oltre 4 mila ettari (la foresta regionale dell’Alto Serchio)sono in gestione all’Unione. I Comuni e le Asbuc (Amministrazione separata dei beni di uso civico) detengono ulteriori ampie superfici forestali che sono gestite da decenni secondo specifici piani. L’istituzione dell’Area MaBUnesco dell’Appennino tosco emiliano e il Geoparco Unesco delle Apuane nel 2015 sono i riconoscimenti più recenti di questo patrimonio”.
Quali sono gli ambiti di attività? “La Green Community della Garfagnana interviene su sei ambiti tematici tra di loro interconnessi. Si tratta della gestione integrata e certificata del patrimonio agro- forestale, anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, gestione della biodiversità e certificazione della filiera del legno; la gestione integrata e certificata delle risorse idriche; la costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture per una montagna moderna; efficienza energetica e integrazione intelligente degli impianti e delle reti; integrazione dei servizi di mobilità; sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile che sia anche energeticamente indipendente attraverso la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili per elettricità, riscaldamento e trasporti”.
Il 15 febbraio scorso al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana si è tenuta l’assemblea zonale Mab Unesco, la prima in presenza dopo il periodo Covid. È stato un momento costruttivo anche per la nostra classe, in quanto invitata in rappresentanza del nostro Istituto. Autorità istituzionali ed esperti tecnici hanno illustrato progetti e strategie in atto in tema di salvaguardia e conservazione del-la biodiversità dell’ambiente e dei nostri territori. Hanno dato inizio all’evento gli interventi di diverse autorità, per poi proseguire con contributi di rappresentanti di varie realtà. Tra questi ultimi ci hanno fatto riflettere le parole dell’arcivescovo di Lucca, monsignor Paolo Giulietti e del rettore dell’Università di Pisa, Riccardo Zucchi, riguardo all’importanza del coinvolgimento delle giovani generazioni, della promozione del territorio per poter combattere lo spopolamento, e della salvaguardia dell’ambiente. A metà mattinata è stata offerta un’apprezzata colazione a base di prodotti a km 0, a cura del Consorzio Garfagnana Produce. Infine una bella foto-ricordo (quella pubblicata qui in alto) insieme al professor Riccardo Zucchi e alla vicepresidente del Parco, onorevole Raffaella Mariani, entrambi già alunni del nostro Istituto.
“ Man and biosphere“ (Mab), è un programma intergovernativo dell’Unesco, nato nel 1971, che ha l’obiettivo di porre le basi scientifiche per il miglioramento della relazione tra uomo e ambiente. Il programma Mab, attraverso le scienze naturali e sociali, l’economia e l’educazione, mira a proteggere la biodiversità, gli ecosistemi naturali ei benefici che forniscono e a migliorare la vita delle persone promuovendo lo sviluppo sostenibile dei territori. La riserva dell’Appennino tosco-emiliano, riconosciutadall’Unesconel2015 ed ampliata nel 2021, si estende tra le province di Reggio Emilia, Parma, Massa Carrara, Modena, La Spezia e Lucca, comprendendo 80 Comuni, tra cui 9 della Garfagnana. È una delle venti Riserve di biosfera che costituiscono la rete italiana. Essa comprende numerosi paesi e città tra la Pianura Padana e il Mar Tirreno, tra l’Emilia e la Toscana, dove il crinale tra la pianura e il mare è motivo di ricchezza naturale e culturale. Tra gli obiettivi principali, che come ragazzi ci vedono coinvolti in prima persona, troviamo l’educazione alla sostenibilità e la promozione di un turismo consapevole.
Istituto Comprensivo Castelnuovo di Garfagnana classe 3D.
Gli alunni: Biagioni Giorgia, Buabaddi Adam, Catoi Rachele, Cavani Emma, Ceccarelli Lorenzo, Coiai Letizia, Del Vaso Enea, Emrovsky Abil, Ginestri Nicola, Lorenzetti Rebecca, Magagnini Leda, Musetti Chiara, Pedreschi Matteo, Piagentini Brian, Pioli Maria Paola, Poli Emily, Ramanovska Sejhan, Tardelli Davide, Vecchi Elia.
Insegnanti tutor: Teresa Lopponi, Francesca Pierotti, Laura Aloisi.
Dirigente Scolastico: Riccardo Rolle