ll progetto de La Nazione per i lettori di domani

Scuola Secondaria di I grado Mattioli di Siena (SI) - 3C

Baby gang: un problema da ragazzi?

Ci sono anche a Siena: la prova che questo fenomeno ormai avviene persino nelle piccole città

Con il termine baby gang si intende una banda di adolescenti che compie azioni di microcriminalità. Nella nostra città tra il giugno 2020 e il febbraio 2022 si è sviluppato questo fenomeno che ha coinvolto alcune ragazze di 14/15 anni indagate per la loro condotta.

Per aumentare la visibilità del gruppo, secondo gli investigatori, le vittime venivano riprese mentre subivano maltrattamenti; le baby gang operavano in vie isolate di Siena e avevano addirittura dato ai loro luoghi prescelti dei nomi in codice.

Dopo la denuncia sporta da una delle vittime hanno preso il via le indagini che hanno individuato i membri di questa banda. Le ragazze coinvolte sono state portate all’attenzione della procura del tribunale dei minorenni di Firenze che ha intanto scelto per loro un percorso di recupero attraverso dei lavori socialmente utili.

Secondo la psicologa Barbetti le baby gang sono una forma in cui si manifesta il disagio minorile. Questo fenomeno è comune tra i preadolescenti e gli adolescenti; infatti otto ragazzi su dieci soffrono di questo disturbo.

«Le cause del disagio minorile non si possono generalizzare: nella maggior parte dei casi c’è una difficoltà nel relazionarsi con se stessi o con la propria famiglia ma possono presentarsi anche problemi sociali», afferma la dottoressa. In molti credono che i genitori influiscano sul comportamento dei figli attraverso le loro caratteristiche e i loro stili genitoriali che possono sia essere una concausa che una risorsa. Questo disturbo presenta vari livelli di gravità: il disagio fisiologico, ovvero leggero, è molto comune mentre il disagio patologico, ovvero grave, è meno frequente. Quando il lavorio emotivo prende una piega rischiosa per il minore si può manifestare attraverso comportamenti antisociali cioè violenti, come ad esempio bullismo o la formazione di baby gang; oppure si presenta con comportamenti dannosi per la persona come problemi alimentari, l’assunzione di sostanze stupefacenti, l’autolesionismo fino al suicidio. La via più diretta che porta a queste forme preoccupanti di disagio passa dalla mancanza di comunicazione: non avere nessuno con cui parlare dei propri problemi li aggrava. Il modo migliore per risolvere questi disturbi risiede nella partecipazione ad attività che allontanino il singolo da gruppi pericolosi e che lo aiutino ad aprirsi sostenendo la sua autostima; mentre nei casi più complessi serve un aiuto psicologico o psicoterapeutico.

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